Il pensiero e l’opera di Lucrezio
28 Dicembre 2019Introduzione al canto terzo della Divina Commedia
28 Dicembre 2019L’amore nel Dolce Stil Novo è molto più di un semplice sentimento terreno; è un’esperienza profondamente spirituale e trascendentale.
I poeti stilnovisti, tra cui Guido Guinizelli, Dante Alighieri e Cino da Pistoia, elaborarono una visione dell’amore che va oltre il desiderio fisico o cortese, trasformandolo in un mezzo di elevazione morale e spirituale. In questa concezione, la donna amata assume il ruolo di intermediaria tra l’uomo e il divino, una guida che attraverso la bellezza e la virtù conduce l’anima verso Dio.
L’amore spirituale nello Stil Novo:
- La donna come angelo: L’amore nello Stil Novo è radicalmente diverso dall’amore cortese dei trovatori. La donna non è solo un oggetto di desiderio fisico o di ammirazione estetica; viene invece rappresentata come un angelo, una creatura perfetta, pura e inaccessibile. Questa figura femminile non è più una semplice donna mortale, ma assume caratteristiche sovrumane. La sua bellezza non è solo fisica, ma riflette una purezza interiore che diventa una via per la salvezza dell’uomo.Ad esempio, nel celebre verso di Guido Guinizelli:
“Al cor gentil rempaira sempre amore,
come l’ausello in selva a la verdura”
Guinizelli stabilisce che solo un cuore nobile è in grado di amare, e questo amore è una qualità spirituale che si manifesta in chi possiede un’anima gentile. La donna amata è l’incarnazione di questa nobiltà e gentilezza, ed è vista come un ponte verso il divino. - L’amore come mezzo di elevazione morale: L’amore non è una semplice emozione personale; è un’esperienza che purifica e trasforma l’uomo. Contemplare la bellezza dell’amata porta il poeta a riflettere sulla bellezza divina. In quest’ottica, la donna è vista come un riflesso terreno del divino, capace di elevare l’anima dell’uomo verso una dimensione superiore.In Dante Alighieri, questa concezione dell’amore si perfeziona nel rapporto con Beatrice. Nella “Vita Nova”, Beatrice è inizialmente vista come la donna idealizzata, la guida spirituale che conduce Dante alla conoscenza del divino. Nel Paradiso della Divina Commedia, Beatrice assume un ruolo salvifico e intercede per Dante, portandolo verso la visione di Dio. Dante, attraverso la figura di Beatrice, sviluppa l’idea che l’amore terreno possa condurre all’amore divino, un concetto che rappresenta il culmine della poetica stilnovista.
- La purificazione dell’anima: Nella poesia stilnovista, l’amore ha un forte valore catartico: attraverso la sofferenza amorosa, il poeta si purifica e matura. L’amore diventa quindi un percorso di crescita interiore. La sofferenza che nasce dal desiderio insoddisfatto o dall’impossibilità di raggiungere l’amata è una sofferenza che non è fine a se stessa, ma funzionale a elevare l’anima. La bellezza della donna amata e l’amore che il poeta prova per lei portano l’uomo a riflettere sulla propria condizione mortale e sulla sua tensione verso il trascendente.
- Amore e salvezza: Per i poeti stilnovisti, l’amore può condurre alla salvezza. Non è più visto come una forza disordinata e passionale, ma come un sentimento ordinato e razionale che permette all’anima di entrare in contatto con il divino. Questa concezione si differenzia radicalmente da quella della tradizione cortese, dove l’amore era associato principalmente a valori mondani e cavaliereschi.Un esempio di questo è la già citata Beatrice, che in Dante diventa il simbolo stesso della grazia divina. Nel momento in cui Dante perde la sua Beatrice terrena (con la morte di lei), il suo amore per lei non scompare, ma si trasforma in una tensione spirituale che culmina nella Divina Commedia. Dante comprende che attraverso Beatrice può arrivare a comprendere il mistero di Dio e l’ordine dell’universo.
- Amore e virtù: Nel Dolce Stil Novo, l’amore è legato strettamente alla virtù. Solo un animo virtuoso è in grado di amare in modo puro e nobile. Questo amore virtuoso è ciò che distingue l’amore stilnovista da forme più volgari o carnali. L’amante, nell’amare, si migliora, diventa più nobile. La donna amata è una creatura perfetta e angelica, e questo amore richiede quindi un processo di purificazione e di nobiltà interiore per essere degni di lei.
Differenze con altre visioni dell’amore:
- Amore cortese:
Se nell’amore cortese l’amata è una dama di alto rango che viene servita e omaggiata secondo le regole del servizio d’amore, nel Dolce Stil Novo l’amata non è un oggetto di conquista o di seduzione. Qui, l’amore non è mai appagato da un incontro fisico o carnale, ma rimane una tensione spirituale che innalza l’anima dell’uomo. - Amore tragico:
Nei poeti stilnovisti più influenzati da una visione pessimistica, come Guido Cavalcanti, l’amore non porta sempre alla salvezza, ma può portare anche alla distruzione. Cavalcanti, infatti, vede l’amore come una forza incontrollabile e a volte distruttiva, che può causare angoscia e morte. In questo senso, l’amore è sì spirituale, ma non sempre positivo: diventa una forza angosciante e devastante che porta alla morte dell’individuo.
Conclusione:
In sintesi, l’amore nel Dolce Stil Novo è molto più di un sentimento romantico o un desiderio carnale. È un percorso spirituale che coinvolge l’anima dell’amante e lo eleva verso il divino. Attraverso la contemplazione della donna angelicata, l’uomo riesce a purificarsi e a migliorare sé stesso, avvicinandosi a Dio. Tuttavia, l’amore non è privo di sofferenza; anzi, proprio attraverso il dolore e la lontananza l’uomo si eleva. Dante sintetizzerà al meglio questo concetto, mostrando come l’amore terreno e spirituale possano fondersi in un percorso di crescita interiore che conduce alla salvezza eterna.
Audio Lezioni di Letteratura delle origini, duecento e trecento del prof. Gaudio
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