RAFFAELLO BALDINI – La chérusa (La corsa): analisi
28 Agosto 2016Il tempo del dolore – di Laura Alberico
30 Agosto 2016Maurizio Cucchi, La casa, gli estranei, i parenti prossimi (da Il disperso, 1976)
- Situazione enunciativa:
In questo primo libro liricità e narratività si mescolano: non si integrano in una sintesi ma interferiscono
-> è una narratività frammentata dispersa, inceppata per la dimensione fortemente soggettiva
-> testo apparentemente lirico ma ibridato dall’emersione di elementi della realtà: dettagli, oggetti, situazioni
Cuore della sua poesia: dissonanza, urtotra i due paradigmi della soggettività e oggettività
- Situazione rappresentata:
Il disperso: titolo significativo -> il centro del libro è un’esperienza autobiografica drammatica: la perdita del padre (è lui il disperso) -> segna la sua esistenza e la sua modalità di rapporto col mondo
-> la vicenda si intuisce ma non è del tutto chiara, anche nel resto del libro le carte si confondono ancora di più -> soprattutto con libri successivi di poesia e altri romanzi la vicenda che sta dietro a questa rappresentazione si
chiarisce -> l’intera carriera di Cucchi costituisce un’anomalia, un caso raro, unico nella storia poesia
contemporanea: è una progressivo e insistente riportare alla luce la comprensione di un’unica vicenda
-> dalla lettura complessiva dei suoi testi si capisce che il padre è morto in strada, e progressivamente si capisce
che probabilmente si è suicidato
-> lui idoleggia il padre, per lui è un’esperienza traumatica, segna esistenza e modalità di rapporto con il mondo
Senza sapere che è padre non si sarebbe capito subito. Ci sono riferimenti ma vaghi. Il libro si costituisce da questo pdv che è una sorta di dossier che un soggetto io voce allestisce, progressivamente affastella indizi tracce osservazioni intorno anzitutto alla vicenda di questi disperso. Questo è il testo introduttivo e la serie di domande che in modo diretto o indiretto scandiscono il procedere del testo hanno le ragioni il senso della ricostruzione delle ragioni del senso della morte di questo individuo, che è un parente stretto forse strettissimo. Libro intero come raccolta censimento ma un po’confuso e inconcludente di indizi intorno a un mistero a una serie di misteri intorno a figura di scomparso. Questa struttura si vede dall’inizio .
- Situazione enunciativa:
E’ complessa e frastagliata:
- Prima strofa: l’io non emerge ma emerge un “noi” al secondo verso. nella terza strofa inserzione di una battuta diretta,
- Seconda strofa: da qui l’io si palesa non si capisce in che rapporto si collocano rispetto a precedente: è un altro discorso duretto o si è chiuso o è lo stesso? A segnalare ulteriore segmentazione presenza Parentesi incorniciano domande che sembrano fatte più fra sé e sé dalla voce.
- Terza strofa: trascrizione di una battuta di dialogo diretto inserita tra segni diacritici che segnalano un cambio di voce -> ma chi sta parlando e a chi non è chiarissimo: il parlante potrebbe essere lo stesso soggetto che ha parlato fino ad adesso ma che si riporta battuta fatta in una scena diversa
-> poi ci sono altri momenti di scomposizione della situaizone enunciativa
- Quarta strofa: ripropone ancora parentesi ma ancora un modulo allocutivo con il tu -> ma questo tu è lo stesso del credimi?
Montaggio complesso di battute, di segmenti discorsivi che restituiscono un effetto collage del testo
-> come fosse composto montando battute, affermazioni, osservazioni dello stesso soggetto o di soggetti
diversi o dello stesso soggetto in momenti diversi, ma all’interno di una cornice irriconoscibile
Impossibile ricostruire per lettore da dove provengono tutti tasselli
-> è possibile solo una ricostruzione soggettiva -> il testo si configura come struttura di mediazione
fra l’inchiesta che soggetto ha condotto intorno al tema e l’inchiesta a cui lettore stesso invitato a
compiere intorno al senso -> doppia operazione di investigazione
- Situazione rappresentata:
Questa struttura di rappresentazione per montaggio policentrica scandisce l’articolazione della situaizone enunciativa ma anche determina l’effetto sul piano rappresentativo -> c’è una doppia tensione fra
- Accumulo di dettagli ed elementi informativi sulla situazione evocata
-> precisione oggettuale, catalogazione di dettagli
- Impossibilità di inserire i dettagli in un quadro di senso organico che dia significato a ciascun dettaglio
-> permanenza di una serie di buchi informativi (es: da un lato formula di identificazione però manca
un toponimo: nei pressi di…)
Già dall’attacco la poesia sembra la trascrizione di un verbale di polizia che accompagna il ritrovamento
La ricostruzione del significato della scomparsa e le sue circostanze associa questo piglio più oggettivo di ricostruzione documentale con lavoro di scavo che riguarda percezione soggettiva dell’evento, ricordo
-> interferenza tra indagine oggettiva e soggettiva, oggetto di indagine e soggetto che investiga
-> dinamica di distanziamento e di rispecchiamento: è un parente stretto ma anche modello di identità rispetto
al quale il soggetto voce avverte, può provare spiccata dinamica proiettiva di rispecchiamento
-> anche la serie di tratti fisionomici e caratteriali di questo soggetto scomparso hanno attribuzione ambigua, in
parte descrivono soggetto scomparso in parte l’io voce
- Metrica:
Poetica molto impura nel complesso: metrica informe che si configura come assemblaggio di materiali
-> versi molto lunghi
-> riecheggia il verso tradizionale: l’attacco è un endecasillabo, tale solo perché viene taciuto toponimo
Ma il lettore può percepirlo in un verso che è più lungo quindi deformazione: possibilità di riconoscere strutture tradizionali in forme più lunghe pervasiva in tutto il testo