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27 Gennaio 2019Articoli sull’ Invalsi
27 Gennaio 2019
Le simulazioni possono essere divise essenzialmente in tre tipologie:
1) simulazioni simboliche: sono quelle che più sono affini alla modalità di apprendimento tradizionale. In esse non si fa esperienza di una realtà, ma di simboli. Potrebbe essere il caso delle simulazioni geometriche in Cabri o Derive. Varrebbe la pena anche di visitare il sito in cui sono presenti varie simulazioni di esperimenti di metodologie ecologiche dell’università Tor Vergata” di Roma
2) simulazioni ibride in cui, accanto ad un elemento di esperienza persistono simboli, come nel caso delle simulazioni linguistiche, cioè quei corsi di lingua straniera in cui viene simulata la lezione o l’interrogazione di inglese, ecc
3) simulazioni esperienziali, sono le più innovative, in quanto ci permettono di operare, di agire in situazioni di emulazione della realtà. La scuola è organizzata intorno alla modalità di apprendimento simbolico-ricostruttiva, supportata dal libro (composto di simboli che la mente dello studente ricostruisce ed elabora). Non sfrutta l’altra modalità di apprendimento di cui disponiamo chiamata percettivo-motoria. In questa non si opera sui simboli ma sulla realtà, non si opera all’interno della propria mente ma all’esterno con la percezione e con l’azione. Nelle simulazioni esperienziali infatti si ripetono ciclicamente percezione e azione, si prova e riprova e la conoscenza emerge in questa forte esperienza.
Vorrei adesso fare un esempio chiarificatore, per capire ancora meglio questa differenza. Ricordate i primi videogiochi in ambiente DOS? Essi erano per lo più di carattere simbolico. Pertanto, per spedire una pallina in buca nel gioco del golf, occorreva impostare i parametri, quali margine di impatto della pallina, potenza, forza, effetto, ecc, con tanto di numerini. Poi si è passati alle simulazioni ibride, in cui oltre ai soliti numeri, comparivano i primi effetti grafici che imitavano l’esperienza. Oggi, invece, videogame quali Swingerz Golf o Ace Golf ti fanno sentire proprio un asso del golf, e tutto avviene in modo automatico.
Facciamo altri esempi di simulazione esperienziale. Andiamo al sito della Nasa in cui è possibile esplorare Marte al seguente indirizzo web Il programma ci permette di simulare un viaggio sul pianeta, come se noi stessimo sorvolando sopra di esso. Con il Jet Propulsion Laboratori sempre della Nasa, ci è possibile rifare alcune esperienze di esplorazioni spaziali, questa volta non solo su Marte, all’indirizzo web: .
Un altro esempio di simulazione esperienziale è il programma INTERACTIVE PHYSICS 2004 HOMEWORK, un potente software di simulazione per la fisica. E’ un programma 2D che consente di modellizzare graficamente sistemi meccanici ed elettromagnetici basati sulle leggi della fisica, usato nelle scuole superiori e nelle università.
Indubbiamente con queste simulazioni esperienziali si passerà dall’imparare memorizzando per l’interrogazione (magari qualcosa che verrà poi dimenticato nel giro di brevissimo tempo) all’imparare facendo, o addirittura all’imparare giocando, come vedremo nel prossimo punto.
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