Il predicato verbale, il predicato nominale e le funzioni del verbo essere
28 Dicembre 2019Brevissima introduzione allo studio di Petrarca
28 Dicembre 2019Nel tredicesimo capitolo, la narrazione riprende dalle vicende di Renzo, che si trova nel pieno della sommossa popolare a Milano.
La città è in fermento a causa della carestia e della rabbia dei cittadini verso le autorità. Renzo, spinto dalla curiosità e dal desiderio di comprendere meglio la situazione, si addentra sempre di più nel cuore della rivolta.
Renzo si ritrova coinvolto nella folla che si dirige verso la casa del vicario di provvisione, un funzionario ritenuto responsabile dell’aumento dei prezzi e della scarsità del pane. Il popolo, esasperato, è determinato a farsi giustizia da sé. Durante il tragitto, Renzo ascolta discorsi di rabbia e frustrazione, e pur non approvando la violenza, si lascia trascinare dall’energia della folla.
Arrivati davanti alla casa del vicario, la situazione si fa sempre più tesa. La folla circonda l’abitazione, minacciando di assalirla. Renzo, che inizialmente è solo un osservatore, si ritrova presto al centro degli avvenimenti. Assiste all’irruzione della folla nella casa e alla cattura del vicario, che viene maltrattato e trascinato fuori dalla sua dimora. Renzo, pur non approvando del tutto ciò che sta accadendo, non riesce a distogliersi dalla scena e rimane testimone degli eventi.
Mentre la folla si fa sempre più minacciosa, arriva il cancelliere spagnolo Antonio Ferrer, personaggio molto popolare tra il popolo. Ferrer riesce a calmare temporaneamente la folla, convincendo i cittadini a risparmiare la vita del vicario e a consegnarlo nelle mani delle autorità per un processo. Con grande abilità diplomatica, Ferrer riesce a far salire il vicario sulla sua carrozza e a portarlo via, mentre la folla lo scorta rumorosamente, ma senza compiere ulteriori atti di violenza.
Renzo, impressionato dall’abilità di Ferrer nel gestire la situazione, segue la scena fino alla fine. Tuttavia, ancora confuso e sconvolto dagli eventi a cui ha assistito, decide di non tornare immediatamente al convento di padre Bonaventura, ma di continuare a vagare per la città. Inizia così un percorso che lo porterà ad avere una serie di disavventure e a confrontarsi con le ingiustizie e le difficoltà della sua epoca.
Il capitolo XIII è cruciale perché mostra Renzo immerso nelle turbolenze sociali e politiche del tempo, evidenziando il contrasto tra l’innocenza del protagonista e la complessità e violenza del mondo che lo circonda.