Sul concetto di giustizia e illegalità
21 Agosto 2015Finale dei Promessi Sposi (cap.38) – di Greta Mollica
21 Agosto 2015La leggenda di Tristano e Isotta racconta una vicenda di amore e di morte. La passione, causata da un filtro d’amore, che lega i due ragazzi si scontra allo stesso tempo con Re Marco di Cornovaglia, affezionato a entrambi per amore, il primo paterno e il secondo passionale.
Il conflitto tra lealtà e amore giunge ad un esito radicale; la forza travolgente dell’amore, impossibile in vita, si realizza solo attraverso la morte di entrambi.
Il racconto comincia con la narrazione della storia di Tristano, scambiato come figlio del sindaco Rohalt e della moglie Enide, dopo la morte della madre Biancofiore. Viene educato da Governale, uomo abile nell’arte della guerra e nell’utilizzo dell’arpa, che gli insegna l’onore e il rispetto per i deboli, per gli oppressi e verso la donna amata.
Gli insegnamenti di Governale permettono al ragazzo di crearsi degli ideali tra cui la prodezza, ovvero il valore nell’esercizio delle armi, il coraggio e lo sprezzo del pericolo. Nel libro è possibile evidenziare alcuni episodi in cui emergono questi valori. L’importanza che il ragazzo dà alle armi è espressa dal legame tra il ragazzo e la sua spada, posizionata tra lui e la sua amata durante il sonno, e la volontà del giovane di partecipare alle crociate, data la sua riconosciuta capacità nell’arte della guerra.
La lealtà, il rispetto dell’avversario e del combattimento, si dimostra vincendo Moroldo con cui il re di Cornovaglia aveva un debito che prevedeva la cessione di trecento ragazzi e trecento ragazze.
La fedeltà al signore e al sovrano e rispettare la parola data, che dimostra nei confronti di Re Marco.
Ma il valore fondamentale è la nobiltà, intesa non come nobiltà esteriore di ruolo, ma nobiltà d’animo che è la caratteristica fondamentale di Tristano.
L’altro argomento principale del romanzo è l’amore. Si tratta di un amore adultero causato da un filtro d’amore creato dalla madre di Isotta, un amore fuori dal matrimonio.
L’amore tra i due è inappagato poiché il possesso di Isotta è impossibile per Tristano; Isotta è sposa di Re Marco, che una volta scoperto il tradimento allontana Tristano dalla ragazzo. Nonostante ciò l’amore che li lega è così grande che nulla può permettere la loro separazione.
Isotta, per Tristano è irraggiungibile, nel racconto viene descritta come un essere sublime e il fatto che sia irraggiungibile la rende quasi divina, assumendo nei confronti di Tristano un ruolo di superiorità.
L’unico modo per i due amanti per trovare pace nell’amore è la morte. Il romanzo si conclude con la morte dei due giovani, unico modo per rendere il loro amore libero ed eterno.