Marco Porcio Catone
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28 Dicembre 2019“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” è il sonetto proemiale del Canzoniere di Francesco Petrarca, una delle opere più influenti della letteratura italiana.
Composto nel XIV secolo, questo sonetto serve da introduzione all’intera raccolta poetica, stabilendo il tono e i temi principali dell’opera.
Analisi del sonetto “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” di Francesco Petrarca
Analisi strutturale
Il componimento segue la struttura classica del sonetto italiano:
- Due quartine con schema di rime ABBA ABBA
- Due terzine con schema di rime CDC DCD
Questa forma rigorosa riflette la maestria tecnica di Petrarca e la sua abilità nel condensare pensieri complessi in una forma poetica concisa.
Temi principali
- Riflessione sulla giovinezza: Petrarca si rivolge al suo passato, definendolo come un periodo di “errore” e “vaneggiamento”.
- Pentimento: Il poeta esprime rimpianto per le sue azioni passate, in particolare per la sua ossessione amorosa.
- Vergogna: Petrarca ammette di provare vergogna per il suo comportamento passato.
- Vanità dell’amore terreno: Il poeta riconosce la futilità del suo amore non corrisposto per Laura.
- Ricerca di compassione: Petrarca si rivolge ai lettori cercando comprensione e pietà.
Questo sonetto, quindi, stabilisce molti dei temi ricorrenti che Petrarca esplorerà nel Canzoniere, come l’amore non corrisposto, il pentimento, e la tensione tra desideri terreni e aspirazioni spirituali.
Testo e Analisi verso per verso
Testo
Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono del vario stile in ch’io piango et ragiono 5 Ma ben veggio or sì come al popol tutto et del mio vaneggiar vergogna è ’l frutto, |
Analisi verso per verso
1. “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”: Il poeta si rivolge direttamente ai suoi lettori. 2. “di quei sospiri ond’io nudriva ‘l core”: I “sospiri” rappresentano le pene d’amore che hanno nutrito il suo cuore. 3. “in sul mio primo giovenile errore”: Petrarca definisce il suo amore giovanile come un “errore”. 4. “quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono”: Riconosce un cambiamento nella sua personalità. 5-6. “del vario stile in ch’io piango et ragiono, / fra le vane speranze e ‘l van dolore”: Descrive la varietà dei suoi stati d’animo, oscillanti tra speranza e dolore. 7-8. “ove sia chi per prova intenda amore, / spero trovar pietà, nonché perdono”: Spera di trovare comprensione in chi ha sperimentato l’amore. 9-11. “Ma ben veggio or sì come al popol tutto / favola fui gran tempo, onde sovente / di me medesmo meco mi vergogno”: Riconosce di essere stato oggetto di pettegolezzi e prova vergogna. 12-14. “et del mio vaneggiar vergogna è ‘l frutto, / e ‘l pentersi, e ‘l conoscer chiaramente / che quanto piace al mondo è breve sogno”: Conclude che il pentimento e la consapevolezza della vanità del mondo sono i frutti della sua esperienza. |
Significato e interpretazione
Il sonetto serve come una sorta di prefazione all’intera opera. Petrarca si presenta come un uomo maturo che guarda indietro alla sua giovinezza con un misto di nostalgia e rimpianto. Riconosce la follia del suo amore giovanile, ma allo stesso tempo cerca la comprensione del lettore.
L’uso della prima persona e il tono confessionale creano un senso di intimità con il lettore, invitandolo a partecipare al viaggio emotivo e spirituale del poeta.
Importanza nel contesto del Canzoniere
Questo sonetto è cruciale per comprendere l’intero Canzoniere. Stabilisce il contesto autobiografico dell’opera, presentando il poeta come un uomo che ha imparato dai suoi errori. Inoltre, introduce il tema dell’amore per Laura, che sarà centrale in tutta la raccolta.
Influenza ed eredità
“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono” ha avuto un’influenza duratura sulla poesia italiana ed europea. Ha stabilito un modello per i sonetti proemiali e ha influenzato il modo in cui i poeti successivi hanno introdotto le loro raccolte di poesie.
In conclusione, questo sonetto rappresenta una magistrale introduzione al Canzoniere di Petrarca, condensando in 14 versi i temi principali dell’opera e stabilendo il tono introspettivo e riflessivo che caratterizzerà l’intera raccolta.