I talebani rimarranno quindi isolati sulla scena mondiale. I vicini regionali manterranno una qualche forma di impegno, ma è improbabile che riconoscano ufficialmente il regime. I vicini, tra cui l’Uzbekistan e il Turkmenistan, sono desiderosi di riavviare i progetti infrastrutturali, comprese le linee ferroviarie, un gasdotto e una linea di trasmissione elettrica. Tuttavia, sanzioni di ampia portata rimarranno in vigore nel 2023-24.
Purtroppo i talebani manterranno il controllo della maggior parte del paese per lungo tempo, ma un movimento di resistenza continuerà a crescere. I gruppi terroristici fondamentalisti stanno stabilendo basi nel paese, il che potrebbe portare a un nuovo intervento occidentale.
La cessazione degli aiuti allo sviluppo e il recente scarso raccolto suggeriscono che l’economia afgana non sperimenterà una rapida ripresa economica, sebbene l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e la Banca mondiale offrano assistenza agricola, che potrebbe aiutare il settore a riprendersi nel 2023.
Video su “L’eco dei miei passi a Kabul” di Giuseppe Amato