ZANZOTTO – La perfezione della neve: analisi
28 Agosto 2016RAFFAELLO BALDINI – La chérusa (La corsa): analisi
28 Agosto 2016Amelia Rosselli, La passione mi divorò giustamente (da Documento, 1976)
- Situazione enunciativa:
Poesia lirica
- Metrica:
Il fondamento del verso della Rosselli è grafico, spaziale -> elabora la nozione di gabbia metrica, spazio metrico
-> idea che muove dalla convinzione che la metrica sia data soprattutto dal perimetro spaziale che circoscrive la
struttura in cui linguaggio deve essere messo in forma
Osservando le carte della Rosselli -> i suoi procedimenti correttori sono sintomatici di questa concezione della poesia -> tutte le varianti che appone ai suoi testi (aggiunta di una parola o un sintagma) comportano lo scorrimento di tutto il resto del testo all’interno della medesima gabbia
-> idea molto anti-tradizionale della metrica: conversione violenta da logica musicale a spaziale, visiva
- Aspetto linguistico e stilistico:
Testo che usa il linguaggio come un materiale contemporaneamente fonico e plastico
Es: estinguere tutto ciò che rima con è: estinguere me -> accumulo di frasi in posizioni equivalenti, equipollenti, meccanismo di forte relativizzazione del paradigma lirico e soggettività, ma anche tendenza formale
-> è una sorta di esercizio di stile che nel mimare stilisticamente urto tra questi due elementi contrastanti ha
valenza ulteriore -> usa linguaggio come materiale da costruzioneper inscenare una dinamica tensiva con
valenza rappresentativa che supera contenuto di ciò che è evocato dalle parole in sé e per sé
Costruisce il testo con un procedimento di iterazione e variazione straordinariamente esasperato
In generale uno dei suoi tratti distintivi è la concezione del testo poetico come tipo di testo caratterizzato non da una logica di tipo temporale ma performativo
- Situazione rappresentativa:
Cosa dice cosa rappresenta? Non è vero che non dice nulla anche se costruito con procedimento di iterazione talmente ossessivo che fa perdere il senso delle parole che lo costituiscono
Testo costruito attraverso logica di gioco tra due dimensioni opposte:
- Passione -> elemento caldo come vita, spinta verso la vita, spinta energetica
- Estinzione -> tensione fredda allo spegnimento
Questi elementi urtano continuamente sono ossessivamente riformulati
-> un testo così potrebbe procedere all’infinito: è una logica che una volta innescata è infernale (pena eterna)
Urto fra questo due dimensioni non solo è declinato più volte in questo scorrimento continuo di frasi semanticamente riconducibili, ma anche proprio mimato nello spazio del testo:
- Passione si ripete con spiccata prevalenza di concentrazione nella prima metà del testo
-> anche se qualche occorrenza c’è anche dopo
- Estinzione si ripete con spiccata prevalenza di concentrazione nella seconda metà del testo
-> anche se qualche occorrenza c’è anche prima
Logica rappresentativa che mira a riformulare continuamente idea di conflitto fra due istanze minandone l’avvicendarsi
Perciò è sintomatico che il testo parta formalmente con un impianto anche intensamente soggettivo, privato, esistenziale -> le prime immagini rimandano ad un’idea di urto della passione nell’ambito di un contesto relazionale-familiare, mentre alla fine il contenuto esistenziale si rovescia in una questione banalmente formale