Da Traiano ad Adriano
28 Dicembre 2019La prima parte del canto quarto dell’ Inferno di Dante vv. 1-46
28 Dicembre 2019Esattamente a metà del cammino di purgazione, Virgilio spiega a Dante la struttura delle sette cornici del Purgatorio: tutto dipende dall’amore, e di come lo si indirizza male.
Testo dei versi 84-139 del Canto diciassettesimo del Purgatorio
“Dolce mio padre, dì, quale offensione Ed elli a me: “L’amor del bene, scemo Ma perché più aperto intendi ancora, “Né creator né creatura mai”, Lo naturale è sempre sanza errore, Mentre ch’elli è nel primo ben diretto, ma quando al mal si torce, o con più cura Quinci comprender puoi ch’esser convene Or, perché mai non può da la salute e perché intender non si può diviso, Resta, se dividendo bene stimo, E’ chi, per esser suo vicin soppresso, è chi podere, grazia, onore e fama ed è chi per ingiuria par ch’aonti, Questo triforme amor qua giù di sotto Ciascun confusamente un bene apprende Se lento amore a lui veder vi tira Altro ben è che non fa l’uom felice; L’amor ch’ad esso troppo s’abbandona, tacciolo, acciò che tu per te ne cerchi”. |
Parafrasi dei versi 84-139 del Canto diciassettesimo del Purgatorio
“Dolce mio padre, dimmi, quale colpa si purga Ed egli a me: “L’amore del bene, diminuito Ma perché tu intenda ancora più chiaramente, “Né creatore né creatura mai”, L’amore naturale è sempre senza errore, Mentre esso è diretto al primo bene, ma quando si volge al male, o con più cura Da ciò puoi comprendere che deve esserci Ora, perché mai l’amore non può dalla salvezza volgere lo sguardo del suo oggetto, tutte le cose sono sicure dal proprio odio; e perché non si può comprendere separato, Resta, se dividendo bene stimo, C’è chi, per essere il vicino oppresso, spera eccellenza, e solo per questo desidera c’è chi teme di perdere potere, grazia, onore e fama perché altri sorpassi, e c’è chi per un’offesa sembra si offenda, Questo triplice amore qui giù si piange: Ciascuno confusamente percepisce un bene Se lento amore a vedere o a acquisirlo Altro bene è che non rende l’uomo felice; L’amore che a esso troppo si abbandona, perché tu possa cercarlo da te stesso.” |
Analisi
Nel canto diciassettesimo del Purgatorio, Dante e Virgilio si trovano nel girone dei peccatori dell’accidia. Il dialogo tra i due esplora il concetto dell’amore come forza fondamentale e determinante delle azioni umane, che può essere sia virtuoso che peccaminoso a seconda del suo oggetto e dell’intensità con cui è perseguito.
Versi 84-93: Dante chiede a Virgilio di spiegare quale colpa viene purificata in quel girone. Virgilio risponde che si tratta dell’amore per il bene che è diminuito nel suo dovere, cioè l’accidia, e inizia a spiegare come l’amore sia una forza intrinseca e universale.
Versi 94-105: Virgilio continua a spiegare che l’amore può essere naturale o d’animo. L’amore naturale è sempre corretto, mentre l’amore d’animo può errare se diretto verso un cattivo obiettivo o se è troppo debole o troppo forte.
Versi 106-123: Virgilio distingue tra l’amore per il bene e l’amore per il male. L’amore per il bene è virtuoso, mentre l’amore per il male può essere di tre tipi: desiderio di vedere il prossimo abbassato, paura di perdere il proprio status e desiderio di vendetta. Questi tre tipi di amore malvagio sono fonte di peccato e sofferenza.
Versi 124-139: Virgilio infine spiega che anche l’amore per il bene può essere disordinato se non è corretto, e che l’amore per beni mondani che non rendono l’uomo veramente felice è un errore. Questo tipo di amore viene punito nei tre gironi superiori del Purgatorio.
Commento
Dante utilizza il dialogo con Virgilio per esplorare la natura complessa dell’amore, una forza che può sia elevare che degradare l’anima umana. L’amore è visto come la causa primaria di ogni azione umana, sia virtuosa che peccaminosa. La distinzione tra amore naturale e amore d’animo sottolinea la responsabilità umana nell’orientare i propri desideri verso il bene.
La spiegazione di Virgilio riflette anche la filosofia aristotelica e tomistica, secondo cui tutte le azioni umane sono motivate dalla ricerca del bene, ma l’errore sta nella cattiva interpretazione di cosa sia veramente il bene. La tripartizione dell’amore malvagio offre una chiara categorizzazione dei peccati, mostrando come l’amore per il male si manifesti in diverse forme di comportamento distruttivo.
Il discorso di Virgilio non solo illumina il lettore sulla natura del peccato e della virtù, ma serve anche a preparare Dante (e il lettore) alla comprensione più profonda del paradiso, dove l’amore raggiunge la sua perfezione.
Audio Lezioni su Dante e Divina Commedia del prof. Gaudio