Il testo secondo De Beaugrande e Dressler
27 Gennaio 2019Concorso a cattedra:
27 Gennaio 2019di Enrico Maranzana
A partire dalla fine del corrente anno scolastico le scuole secondarie di secondo grado certificheranno le competenze raggiunte dai loro allievi
Questo scritto scandaglia il significato di competenza” e ne esplicita la correlazione con la progettazione scolastica.
I decreti di riordino della scuola secondaria hanno trovato il loro fondamento nelle raccomandazioni del Parlamento europeo; tra queste la definizione di competenze spicca per importanza. Esse “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”.
Si tratta della traduzione italiana della corrispondente versione inglese: ‘competence means the proven ability to use knowledge, skills and personal, social and/or methodological abilities, in work or study situations and in professional and/or personal development“.
Tra le due formulazioni esiste una profonda diversità che deriva da una trasposizione linguistica viziata dall’uso del linguaggio comune a discapito di quello scientifico (Bandura, Vygotsky).
La genericità e l’approssimazione sono state privilegiate rispetto alla razionalità e al rigore.
Il riferimento dottrinale avrebbe prodotto il seguente esito: Competenza – indica la comprovata abilità di usare conoscenze, operatività e attitudini personali sociali e/o metodologiche il testo inglese, infatti, non utilizza la categoria capacità” espressione di un concetto generale, astratto e articolato, che identifica un processo, che è un indicatore di percorso, che è la stella polare dei naviganti.
Tale omissione è giustificata dal fatto che l’Europa mira allequiparazione dei titoli di studio e alla libera circolazione dei lavoratori e, pertanto, deve osservare il presente: le abilità, rese visibili da essere in grado di” (Skill), sono gli elementi che, in tale situazione, sono da tenere sotto esame.
La decisione ministeriale di fondare la progettazione dei curricula sulla definizione europea, oltre a tutto nella sua formulazione italiana, ha generato un modello di scuola funzionale al contesto del momento , inidonea a proiettare i giovani nel futuro.
Lassenza della categoria capacità sterilizza la progettazione formativa, educativa, dell’istruzione; le abilità, proposte in sua sostituzione, sono la fotografia degli STATI dei PROCESSI d’apprendimento e pertanto insignificanti per l’ideazione di percorsi.
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La situazione descritta ricorre: la volontà del legislatore non ha sempre trovato concretizzazione nei corrispondenti decreti attuativi, come è avvenuto per i traguardi formativi/educativi assegnati alla scuola. La densità semantica del termine competenza” e il concetto capacità”, che sostanziano l’articolo di legge che orienta il lavoro scolastico, sono evaporati nelle susseguenti decisioni ministeriali. Ecco come:
LEGGE 53/2003 art. 2 – E promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, ATTRAVERSO conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea“.
[per approfondire: la riforma delle superiori, un buco nell’acqua]
DECRETO LEGISLATIVO 17 ottobre 2005, n.226 – Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53 .. ed in particolare gli articoli 1, 2, 3 e 7 .. Art. 13 La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze, abilità e capacità da essi acquisite“
DECRETO MINISTERIALE 22 Agosto 2007 , n. 139 – Si riporta il testo dell’art. 12, comma 5, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, recante: norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’art. 2 della legge 28 marzo 2003,n. 53“
Art. 2. Acquisizione di saperi e competenze – .. i saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento, sono descritti nell’allegato documento tecnico, che fa parte integrante del presente regolamento e si applicano secondo le modalità ivi previste“.
Nellallegato le capacità riappaiono: affiancano le abilità [Abilità/capacità].
Le competenze chiave proposte sono il risultato che si può conseguire – all’interno di un unico processo di – insegnamento/apprendimento – attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali“.
DECRETO INTERMINISTERIALE 7 ottobre 2010 , n. 211 – Indicazioni nazionali riordino licei
VISTO il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226 e successive modificazioni, recante “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n.53“;
Obiettivi, competenze e autonomia didattica Competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere),relazionale (sapere lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività) non sono certo escluse dal processo, ma ne costituiscono un esito indiretto, il cui conseguimento dipende dalla qualità del processo stesso attuato nelle istituzioni scolastiche“.
[Lo scritto Insegnare matematica dopo il riordino mostra linconsistenza di tale argomentazione]
Le Indicazioni nazionali sono state calibrate tenendo conto delle strategie suggerite nelle sedi europee ai fini della costruzione della società della conoscenza”, dei quadri di riferimento delle indagini nazionali e internazionali e dei loro risultati, stabilendo di volta in volta le possibili connessioni interdisciplinari, elencando i nuclei fondamentali di ciascuna disciplina e cercando di intervenire sulle lacune denunciate dalle rilevazioni sugli apprendimenti nonché dalle rilevazioni sulle conoscenze in ingresso delle matricole compiute dalle università e sui livelli attesi, in ingresso, dalle istituzioni dellAlta formazione artistica, musicale e coreutica”.
Queste sono alcune delle affermazioni che giustificano l’enunciazione degli obiettivi dell’apprendimento in termini di acquisizione e comprensione della conoscenza.
Riordino istituti tecnici e istituti professionali – Le tabelle che corredano le indicazione nazionali riguardanti gli obiettivi dell’apprendimento sono strutturate in due colonne intestate a conoscenze e abilità.
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Le capacità sono il fondamento della progettazione formativa, educative e dell’istruzione.
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Tutti gli insegnamenti, coordinati, devono mirare allo sviluppo delle capacità degli studenti.
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Le abilità focalizzano lo stato attuale dei processi d’apprendimento.
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Lideazione (capacità) e il monitoraggio (abilità) dei processi di apprendimento sono due attività distinte, consequenziali.
Il modello di certificazione dei saperi e delle competenze [DM 9-27/1/2010], analizzato in base a tali criteri, ha dato i seguenti spunti di riflessione:
1. Le quattro classi che raggruppano le competenze [asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale] identificano, solo in alcuni casi, gli insegnamenti deputati alla loro valutazione: quale docente non cura la corretta lettura, l’interpretazione e comprensione dei testi; l’individuazione di strategie per risolvere problemi; l’analisi e l’interpretazione di dati e lo sviluppo di deduzioni e ragionamenti; il riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità ?
2. Capacità e abilità sono spesso confuse [la seconda colonna delle tabelle che hanno originato il modello di certificazione [DM 139 – 22/8/2007], infatti, è intestata a Abilità/capacità];
3. Le capacità Imparare a imparare”, Progettare” presuppongono il sistematico confronto obiettivo..risultato, competenza di cui non c’è traccia nella certificazione;
4. Le capacità di Agire in modo responsabile e autonomo” e Collaborare e partecipare” non sono rappresentate da alcun indicatore.
Le osservazioni di cui al punto 3) e 4) sono eloquenti: il servizio scolastico è stato visto” come una mescolanza casuale di insegnamenti: è stato dimenticato che esiste il consiglio di classe il cui compito è quello di far convergere il lavoro di tutti i docenti verso obiettivi comuni, obiettivi che realizzano i traguardi (capacità) espressi dal Collegio dei docenti.