Introduzione alla lettura della novella “La trappola” di Luigi Pirande…
28 Dicembre 2019Il prof Gaudio commenta l’esame di maturità 2011
28 Dicembre 2019Versione abbassata (bass tone cover) skitarrata in pullman del classico del cantautore genovese
All’ombra dell’ultimo sole,
s’era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso,
come una specie di sorriso
Venne alla spiaggia un assassino,
gli occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura,
eran gli specchi di un’avventura.
Laralalla la la la la
laralallalla la la la
laralalla la la la la
laralalla la la la la
E chiese al vecchio: “Dammi il pane,
ho poco tempo e troppa fame”,
e chiese al vecchio: “Dammi il vino,
ho sete sono un assassino”
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno,
non si guardò neppure intorno,
ma versò il vino e spezzò il pane,
per chi diceva ho sete, ho fame.
E fu il calore di un momento,
poi via di nuovo verso il vento.
Davanti agli occhi ancora il sole,
dietro le spalle un pescatore.
Dietro le spalle un pescatore,
e la memoria è già dolore,
è già il rimpianto di un aprile,
giocato all’ombra di un cortile.
Vennero in sella due gendarmi,
vennero in sella con le armi,
e chiesero al vecchio se li vicino,
fosse passato un assassino.
Ma all’ombra dell’ultimo sole,
s’era assopito un pescatore,
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Audio Lezioni, ascolta il podcast sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio
Ascolta “Letteratura del novecento” su Spreaker.