
Canto trentatreesimo del Purgatorio
27 Gennaio 2019


Accordi tra le parti sociali che finalizzino quote di riduzione di orario alla fo…
27 Gennaio 2019Compito di Italiano di Amedeo Giammattei
classe IC – a.s. 2000/2001
Traccia
Esercizio A)
Sostituisci alla Monaca di Monza un altro soggetto scegliendolo fra quelli indicati qui di seguito, mantenendo le scelte di Manzoni:
marinaio, giovane punk, tramviere, carabiniere in alta uniforme, motociclista in viaggio verso le vacanze, militare americano in tenuta da combattimento
poi salva con il nome: descrizione lineare2a.doc
Svolgimento
IL PUNK DI MONZA
Il suo aspetto, che poteva dimostrare venticinque anni, faceva a prima vista un’ impressione di bellezza, ma d’una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi, scomposta. Un cappello nero, sospeso orizzontalmente sulla testa, cadeva da una parte, discosto alquanto dal viso; sotto il cappello, una fascia nera cingeva, fino al mezzo, una fronte di diversa, ma non dinferiore cupezza; un alto colletto nero circondava il collo, e una catena a modi collana, si stendeva alquanto sul petto, a coprire lo scollo della giacca in pelle di un nero sporco. Ma quella fronte si raggrinzava spesso, come per una contrazione dolorosa; e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano, con un rapido movimento. Due occhi, neri anch’ essi, si fissavano talora in viso alle persone, con uninvestigazione superba; talora si chinavano in fretta, come per cercare un nascondiglio; in certi momenti, un attento osservatore avrebbe argomentato che chiedessero affetto, corrispondenza, pietà ; altre volte avrebbe creduto coglierci la rivelazione istantanea dun odio inveterato e compresso, un non so che di minaccioso e di feroce: quando restavano immobili e fissi senza attenzione, chi ci avrebbe immaginato una svogliatezza orgogliosa, chi avrebbe potuto sospettarci il travaglio di un pensiero nascosto, duna preoccupazione familiare all’animo, e più forte su quello che gli oggetti circostanti. Le gote pallidissime scendevano con un contorno marcato e spigoloso, alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. Le labbra, quantunque appena tinte dun roseo sbiadito, pure spiccavano in quel pallore: i loro moti erano, come quelli degli occhi, subitanei, vivi, pieni d’espressione e di mistero. La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute. Nel vestire stesso c’era qua e là qualcosa di studiato e di negletto, che annunziava un classico punk: jeans stracciati, scarponi neri allacciati larghi e dal cappello usciva sur una tempia una ciocchettina di verdi capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola.
GIAMMATTEI Amedeo