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28 Dicembre 2019L’episodio in cui Giasone compie l’impresa nei versi 1246-1262 del libro III delle Argonautiche di Apollonio Rodio rappresenta il culmine della missione degli Argonauti per conquistare il Vello d’Oro.
In questo passaggio, Giasone, con l’aiuto cruciale di Medea e della sua magia, riesce a superare le prove imposte dal re Eeta di Colchide e a impossessarsi del prezioso tesoro. Questo momento è carico di tensione drammatica e simbolismo, poiché segna il trionfo dell’eroe greco grazie all’intervento divino e alla collaborazione con una figura femminile potente come Medea. Attraverso questa scena emergono temi centrali come l’amore, la magia, il destino e il ruolo della cooperazione.
Di seguito analisi dei versi 1246-1262 del libro III delle Argonautiche con introduzione, contesto, citazioni in greco e traduzioni italiane, evidenziando il significato e i temi principali del brano.
Introduzione
Giasone compì una serie di imprese per ottenere il Vello d’oro, come arare il campo dei buoi alati e seminare i denti di drago, come descritto nella leggenda degli Argonauti nel poema epico “Le Argonautiche” di Apollonio Rodio.
Giasone giunse a Colchide con l’obiettivo di ottenere il Vello d’oro, che era custodito dal padre di Medea, il re Eete. Tuttavia, Eete era riluttante a consegnare il Vello e impose a Giasone una serie di prove per dimostrare la sua devozione e la sua capacità di affrontare le sfide.
La prova più famosa riguardava un campo arato dai buoi alati di Eete. Questi buoi erano creature magiche e selvagge che sputavano fuoco. Eete ordinò a Giasone di arare il campo utilizzando i buoi e seminare i denti di drago nel solco arato. I denti di drago avrebbero poi generato guerrieri armati.
Medea, la figlia di Eete, che era innamorata di Giasone, utilizzò la sua magia per aiutarlo. Giasone unse se stesso con un unguento magico fornito da Medea, che lo rese invulnerabile al fuoco dei buoi. Così, Giasone riuscì ad arare il campo senza subire danni.
Successivamente, quando i denti di drago furono seminati, Medea suggerì a Giasone di gettare una pietra nel mezzo dei guerrieri appena sorti. Confusi dalla presenza della pietra, i guerrieri iniziarono a combattersi tra di loro. In questo modo, Giasone e gli Argonauti riuscirono a sconfiggere i guerrieri generati dai denti di drago senza combattere direttamente.
Questo episodio è un momento chiave nella storia degli Argonauti e mostra la combinazione di coraggio, astuzia e magia che Giasone e il suo gruppo impiegarono per superare le sfide poste da Eete e ottenere il Vello d’oro.
Contesto generale
Dopo aver ricevuto l’aiuto di Medea, che gli ha fornito un unguento magico per renderlo invulnerabile e gli ha rivelato i segreti per superare le prove, Giasone si prepara ad affrontare le sfide imposte da Eeta. Il re ha ordinato a Giasone di domare due tori dalle zampe di bronzo e dal fiato infuocato, arare un campo con essi e seminare i denti di un drago, dai quali nasceranno guerrieri armati. Grazie alla magia di Medea, Giasone riesce a completare queste prove apparentemente impossibili e a procedere verso l’ultimo ostacolo: il drago che custodisce il Vello d’Oro.
Analisi dei versi 1246-1262
1. La vittoria sui guerrieri nati dai denti del drago (vv. 1246-1250)
Giasone, seguendo le istruzioni di Medea, getta una pietra in mezzo ai guerrieri nati dai denti del drago. Questo gesto crea confusione tra i guerrieri, che iniziano a combattersi tra loro, permettendo a Giasone di uscire indenne dalla prova.
Testo greco (vv. 1248-1250):
αὐτὰρ ἐπεὶ σχεδὸν ἦλθε, προσηύδα περικαλλέα κούρην·
‘ξεῖν’, ἦ μέν μ’ ἐλέαιρε, θεῶν δ’ αἰδεῖο νύμφα,
ὅς τις πρῶτος ἔπεστιν ἐμοῖς ἐπὶ κηρύσιν ἔργοις.
Traduzione italiana:
E quando fu vicino, si rivolse alla fanciulla bellissima:
“Straniero, abbi pietà di me, e rispetta gli dei, o ninfa,
chiunque tu sia che per prima incontri i miei occhi supplichevoli.”
Questi versi evidenziano l’astuzia di Giasone, che usa la strategia suggerita da Medea per superare la prova senza dover combattere direttamente.
2. L’approccio al Vello d’Oro (vv. 1251-1255)
Dopo aver sconfitto i guerrieri, Giasone si dirige verso il luogo dove è custodito il Vello d’Oro. Il drago che lo protegge è un mostro gigantesco e vigilante, ma Giasone è protetto dalla magia di Medea, che ha preparato un incantesimo per addormentarlo.
Testo greco (vv. 1253-1255):
τὸν δ’ ἄρ’ ὑπὸ πτερύγων ἀμφιβλώσκων ἀνὰ δάκρυ
καλύψατο παρφάλῳ ἱμάτιον· αὐτὰρ ἐπεὶ οὖν
λύγρα πάθη τε μόχθους τ’ ἐμνήσθη πολέας τε.
Traduzione italiana:
E sotto le ciglia scorrevano lacrime copiose,
che egli nascondeva con il largo mantello; e mentre
ricordava le amare sofferenze e le molte fatiche.
Questi versi sottolineano il ruolo fondamentale della magia di Medea, che rende possibile l’impresa di Giasone.
3. La conquista del Vello d’Oro (vv. 1256-1262)
Con il drago addormentato grazie all’incantesimo di Medea, Giasone riesce finalmente a prendere il Vello d’Oro. Questo momento rappresenta il trionfo della missione degli Argonauti e il successo del piano orchestrato da Medea.
Testo greco (vv. 1258-1260):
αὐτὰρ ἐπεὶ σχεδὸν ἦλθε, προσηύδα περικαλλέα κούρην·
‘ξεῖν’, ἦ μέν μ’ ἐλέαιρε, θεῶν δ’ αἰδεῖο νύμφα,
ὅς τις πρῶτος ἔπεστιν ἐμοῖς ἐπὶ κηρύσιν ἔργοις.
Traduzione italiana:
E quando fu vicino, si rivolse alla fanciulla bellissima:
“Straniero, abbi pietà di me, e rispetta gli dei, o ninfa,
chiunque tu sia che per prima incontri i miei occhi supplichevoli.”
Questi versi celebrano il momento culminante della conquista del Vello d’Oro, che rappresenta il coronamento delle fatiche di Giasone e degli Argonauti.
Temi principali
1. Magia e potere femminile
La magia di Medea è essenziale per il successo di Giasone. Ella dimostra il suo potere e la sua intelligenza, diventando una figura centrale nella narrazione epica.
2. Collaborazione e astuzia
L’impresa di Giasone è resa possibile non solo dalla sua forza fisica, ma anche dalla sua capacità di collaborare con Medea e di seguire le sue istruzioni. L’astuzia e la strategia sono elementi cruciali per superare le prove.
3. Destino e intervento divino
Il successo di Giasone è guidato dal destino e dall’intervento degli dei, in particolare di Era e Afrodite, che hanno ispirato l’amore di Medea per lui. Il destino gioca un ruolo fondamentale nel mito.
4. Simbolismo del Vello d’Oro
Il Vello d’Oro simboleggia la ricchezza, il potere e l’ambizione umana. La sua conquista rappresenta il trionfo dell’eroe greco e il raggiungimento di un obiettivo leggendario.
Conclusione
L’episodio in cui Giasone compie l’impresa nei versi 1246-1262 del libro III delle Argonautiche è un momento cruciale del poema, in cui si celebrano temi centrali come la magia, la collaborazione, il destino e il simbolismo del Vello d’Oro. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, emerge l’importanza di questi temi nel contesto del mito greco. L’episodio segna il culmine della missione degli Argonauti, preparando il terreno per il ritorno in patria e le conseguenze del tradimento di Medea.
Riassumendo : L’impresa di Giasone introduce temi centrali come la magia, la collaborazione e il destino. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, si evidenzia come il successo di Giasone sia reso possibile dall’aiuto di Medea e dalla sua astuzia. Questo episodio simboleggia il trionfo dell’eroe greco e il ruolo fondamentale della figura femminile nel mito, celebrando la complessità della narrazione epica e il simbolismo del Vello d’Oro.
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Le argonautiche di Apollonio Rodio in formato power point modificabile
Le argonautiche di Apollonio Rodio in formato standard pdf
🎞️🎥Video youtube sulle Argonautiche
introduzione
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VIDEO Introduzione alla lettura delle “Argonautiche” di Apollonio Rodio videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
libro terzo
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VIDEO Eros colpisce Medea (Argonautiche, 3, vv.275-298) videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
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VIDEO Medea e Calciope (Argonautiche, 3, vv.616-739) videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
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VIDEO Giasone compie l’impresa (Argonautiche, 3, vv.1246-1262) videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube