Le famose linee e gli animali scolpiti nel deserto di Nazca in Perù sono stati realizzati a mano nel modo più semplice possibile: spostando sistematicamente pietre scure da parte dalla forma desiderata per rivelare l’argilla del deserto di colore più chiaro sottostante. Questo processo lascia le figure risultanti, chiamate geoglifi, come una leggera depressione nel terreno. La visibilità è accresciuta dai bordi scuri delle linee dove si concentrano le rocce dopo la rimozione (figure nel riquadro).
Le linee sono state realizzate su vasta scala, alcune lunghe fino a 14 km. I contorni degli animali (biomorfi) sono più piccoli, sebbene ancora così grandi da essere visti meglio dall’aria. Il colibrì è lungo 886 piedi (270 m) e il ragno circa 164 piedi (50 m) di diametro. I geogifi sono registrati come patrimonio mondiale dell’UNESCO e sono rigorosamente vietati ai visitatori, ma alcuni possono essere visti da una torre costruita appositamente per vederli.
I geoglifi sono stati costruiti da persone delle culture Paracas e Nazca. La datazione moderna suggerisce che le figure potrebbero essere state costruite in più fasi in un periodo di tempo, forse tra il 200 a.C. e il 700 d.C. Composte da vulcanici del Cretaceo-Terziario, le rocce furono lambite dalle Ande. La loro relativa oscurità è in parte il risultato di un rivestimento di vernice del deserto formatosi nel corso di migliaia di anni. Il fondo del deserto sottostante, duro, è robusto e resistente agli agenti atmosferici. Tuttavia, da quando le linee sono state costruite per la prima volta, i sedimenti eolici hanno ricoperto l’area, alterando in qualche modo il colore e il contrasto originali delle linee.
2. STORIA < GLI ANIMALI DI NAZCA >
IL RAGNO DI NAZCA
LA BALENA DI NAZCA
IL CONDOR DI NAZCA
IL COLIBRI’ DI NAZCA
LA SCIMMIA DI NAZCA