Nellampio e variegato panorama della letteratura in generale e per i giovani in particolare, il genere Fantasy negli ultimi anni si è imposto in maniera notevole all’attenzione del pubblico degli adolescenti, ma non solo. Tra i fenomeni più rilevanti il grande ritorno di Tolkien e Lewis, e il fenomeno Harry Potter”.
Dopo diverse pubblicazioni dedicate al maghetto di Hogwarts, apprezzato e contestato in diversi ambiti, è certamente utile ora interrogarsi sul ruolo pedagogico che svolgono i sette volumi che compongono l’intera saga dell’autrice scozzese, J.K. Rowling, sul ruolo che rivestono nella crescita degli adolescenti che tanto li apprezzano.
Quale lezione è possibile imparare, perciò, dallo Specchio delle Brame? Che paragone c’è tra don Bosco e Albus Silente? Quale ruolo ha il Quidditch, lo sport dei maghi, nella formazione di studenti ancora alle prime bacchette?
Gli interrogativi sono tanti, e per ciascuno vi è unimmediata risposta, semplice e coincisa, per aiutare il lettore ad entrare nella magia dell’educazione che è in Harry Potter.
La saggezza delle Fiabe, da Chesterton a George MacDonald, da Lewis a Tolkien, è stata trasmessa anche alla Rowling, e in questo unico e inedito saggio, l’autore, Antonio Carriero, ha visitato con il cuore e con la mente i territori della fantasia di Hogwarts, per farcela gustare fugando timori e perplessità, e aiutandoci a comprenderla interamente.
Indice
Prefazione (a cura di Paolo Gulisano)
1. Ex-ducere, un nuovo incantesimo?
2. Il romanzo a più dimensioni
3. Harry in latino e greco: l’antico rivive ancora!
4. Hogwarts, scuola delle pari opportunità
5. Il Quidditch
6. Il Preside e don Bosco: due metodi in comune
7. Dolores Umbridge, ordine e potere
8. Severus Piton, l’insegnante bisbetico
9. Il senso critico a scuola
10. Draco Malfoy e la leadership
11. Il mutuo insegnamento
12. La lezione dello Specchio delle Brame
13. Verso una prospettiva teologica
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