La glauca l’una lista l’orizzonte
e scopre i campi nella notte occulti
e il fiume errante. In suono di singulti
l’onda si rompe al solitario ponte. 4
Dove il mar, che lo chiama? E dove il fonte,
ch’esita mormorando tra i virgulti?
Il fiume va con lucidi sussulti
al mare ignoto dall’ignoto monte.8
Spunta la luna: a lei sorgono intenti
gli alti cipressi dalla spiaggia triste,
movendo insieme come un pio sussurro.11
Sostano, biancheggiando, le fluenti
nubi, a lei volte, che saline non viste
le infinite scalée del tempio azzurro.14