Tutto in un punto di Italo Calvino narratore e punto di vista
28 Dicembre 2019Circe seconda parte libro 10 Odissea
28 Dicembre 2019Il vecchio e il mare è una canzone di Roberto Vecchioni ispirata al romanzo omonimo di Ernest Hemingway
La canzone di Vecchioni riflette sul tema del mare e della vita, esplorando le sfide e le speranze che caratterizzano l’esistenza umana, così come il rapporto tra l’uomo e il mare stesso.
Il vecchio e il mare di Vecchioni è una riflessione profonda sull’amore, sulla vita e sull’accettazione della realtà, proprio come il romanzo di Hemingway.
Testo della canzone:
Tra questa barca e il cielo
Fermo e inimmaginato come una nota di Mahler
Sopra un violino solo.Lasciatemi restare così
Con questo pescecane legato al mio fianco
Che dovrei riportare a riva
Se solo fosse un po’ più stanco.
Così, dove tutte le cose sono soltanto
Battelli di passaggio,
Viste e perdute nell’attimo che un faro
Le trapassa di un raggio.
Perché il vecchio adesso ha vent’anni
E il mare ne ha milioni di milioni,
Perché il vecchio adesso ha un sorriso
Che ha superato tutte le illusioni.
E l’amore, l’amore, l’amore,
Che bella scusa per sentirsi vivo
è stato questo amore,
E l’amore, l’amore, l’amore
Che insensata pagina di violenze, lacrime, sudore,
E lontano, lontano, lontano il vecchio
Ha sempre la tua lettera che dice di tornare,
Perché ti ha amato così tanto
Nonostante l’amore.
Lasciatemi questa zona d’ombra,
Questo sentimento di non partenza;
Stendermi, ben sapendolo,
In questa dolcissima, totale indifferenza;
Ho figli che devono tirare le reti
E fastidiosi richiami dalla riva,
E conti da saldare
Con chi mi compra il pesce perché io sopravviva.
E l’amore, l’amore, l’amore
Che infrangibile anello è stato il tuo amore,
L’attimo nella nebbia
Che più credibilmente rassomiglia al sole
In mezzo a scogli e stelle e guizzi di delfini
Da non considerare
Perché il vecchio ora sa che è vero solo il mare.
E non c’è niente che sia vero
Tranne il mare;
Il vecchio sa,
Perché ora il vecchio
è il mare.
Audio Lezioni sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio