GLI STATI UNITI E LA CRISI DEL ?29
– Prosperità degli anni ?20
» durante la prima guerra mondiale sono il primo paese produttore e concedono cospicui prestiti in Europa
» il dollaro era diventata la nuova moneta forte dell’economia mondiale
» sale la produzione annuale » boom del sistema manifatturiero » i mercati si espandono
» sale il reddito nazionale » con la catena di montaggio si abbassano i costi e quindi si alzano i salari
» diminuisce il numero degli occupati nell’industria per lo sviluppo delle tecniche (richiede – manodopera) » ma crescono gli occupati nel settore dei servizi per la crescita delle funzioni burocratiche e organizzative
» diffusione dell’automobile e degli elettrodomestici » nuovo modo di vita, standardizzazione dei consumi
» nasce un nuovo stile di vita basato sui consumi
– Squilibri sociali e conservatorismo ideologico
» negli anni ’20 governarono i repubblicani: attuano una politica fortemente conservatrice
» molto ottimisti e fiduciosi sui destini della prosperità americana, non si preoccupano dei problemi sociali
» infatti la distribuzione dei redditi era sbilanciata » conseguenza: emarginazione di grosse fasce popolari
» conservatorismo ideologico » introduzione di leggi limitative dell’immigrazione
» colpisce le minoranze nazionali e razziali (conservazione popolo yankee)
» punto culmine » processo ai due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti accusati di
omicidio con una montatura giudiziaria e mandati a morte (1927)
» nasce la setta del Ku Klux Klan, negli Stati uniti del sud diventa organizzazione di
massa » pratiche discriminatorie nei confronti della popolazione
» proibizionismo: divieto di produrre alcolici (1920-34) » scaturisce da questo retroterra culturale
– Euforia speculativa
»grande ottimismo della borghesia americana e fiducia in una continua moltiplicazione della
ricchezza e in un irreversibile processo di crescita
» ciò spiega la frenetica attività nella Borsa di New York (conosciuta come Borsa di Wall Street, dal nome
della via dove ha sede) » i risparmiatori acquistavano azioni per rivenderle a prezzo maggiorato
» azioni= quote in cui si è suddiviso il capitale di un’impresa » se l’azienda va bene, le azioni salgono
» possono essere comprate o vendute nella Borsa » comprando tu ottieni diritti su quell’azienda e
il tuo peso decisionale varia a seconda della percentuale di azioni comprate
» il loro prezzo (quotazione) è definito in base alla domanda e all’offerta
» più si investono maggiori quantità di denaro più si rischia di perderlo, ma più si può ottenere
» sono incoraggiati » dalla prospettiva di facili guadagni (esempi di uomini che si sono arricchiti)
» dalla continua ascesa delle quotazioni e dalla crescente domanda dei titoli
» giocare in borsa = continuo vendere e comprare azioni basandosi sull’andamento delle aziende
» se si capisce che l’azienda va male, per non perdere rispetto all’investimento iniziale vendo le azioni
» si possono vincere somme enormi in brevissimo tempo (o anche perderlo) » prima volta nella storia
» conseguenze » se tutti giocano in borsa l’economia reale del paese crolla perché non c’è più produzione
» molte persone, prese dall’euforia, avendo investito tutti i loro beni li hanno persi » miseria
– Fragilità economica: il mercato si satura
» la domanda sostenuta di beni di consumo durevoli ha fatto sì che nel settore industriale si formasse una
capacità produttiva sproporzionata rispetto alla possibilità di assorbimento del mercato interno
» la produzione ha esaurito tutta la domanda: ormai tutti hanno gli elettrodomestici
» i beni di consumo durevoli non hanno bisogni di essere continuamente sostituiti » “saturano” il mercato
» inoltre per la crisi del settore agricolo i redditi dei ceti rurali sono bassi e non se li possono permettere
» fanno obsolescenza programmata: i prodotti vengono costruiti volutamente in modo difettoso, in modo
da far crescere la domanda oppure di permettere l’entrata nel mercato di un nuovo modello del prodotto;
questa politica per cui si stabilisce la durata di un prodotto diventa comune a tutte le aziende
– Legame economico tra Stati Uniti ed Europa (un’altra soluzione)
» per risolvere la situazione si aumentano le esportazioni nel resto del mondo(soprattutto Europa)
» economia americana ed economia europea sono legate da un rapporto di interdipendenza
» l’America finanzia l’Europa con un cospicuo afflusso di prestiti la ripresa europea dalla guerra
» l’Europaaiuta lo sviluppo degli Stati Uniti con le sue importazioni
» instabilità di questo sistema: i crediti statunitensi all’estero erano erogati da banche private e dunque
legati a meri calcoli di profitto » nel ’28 molti capitali furono dirottati alle operazioni speculative di Wall
Street perché più proficue » danno per la produzione americana
– Il crollo di Wall Street
» i capitali investiti in Europa come prestiti vengono ritiratie investiti nella borsa americana di Wall Street
» nell’immediato la gente guadagna subito » ma poi questa tendenza diventa di massa
» i titoli di Wall Street raggiungono i livelli più elevati nel settembre del 1929
» seguono alcune settimane di incertezza » gli speculatori iniziano a vendere le proprie azioni
» si intuisce che l’economia reale va male
NB: nei mercati non sempre prevalgono calcoli razionali, perché si deve contare l’incognita umana
Es: magari adesso in Italia la gente è più ricca di prima ma non spende perché ha paura
» l’Europa non ha più il flusso di soldi necessario per comprare i prodottiamericani
» il mercato europeo si satura: nessuno può più comprare prodotti americani
» in America i magazzini delle aziende si riempiono di prodotti che si accumulano, non riescono a vendere
» quella americana fu una crisi di iperproduzione » le aziende iniziano a licenziare i dipendenti
» 24 ottobre 1929: crollo della Borsa di Wall Street, il cosiddetto “giovedì nero”
» corsa alle vendite » furono venduto 13 milioni di titoli, il 29 ottobre 16 milioni di titoli
» il problema fu che si creò una situazione di panico generale: tutti corrono in banca a
ritirare i propri soldi prima di perderli » ma è un ciclo vizioso perché se tutti vendono
le quotazioni calano e le aziende falliscono e aumentano i disoccupati e la miseria
» conseguenze » precipitosa caduta del valore dei titoli » distrusse il sogno di ricchezza degli americani
» numerose fortune sono volatilizzate, molti cadono in disgrazia (chi ha messo tutti i soldi)
» colpisce in primo luogo i ceti ricchi e benestanti
» metà novembre: le quotazioni si stabiliscono su valori dimezzati
– Recessione economica mondiale
» il crollo della Borsa di Wall Street impoverisce l’America e innesta una crisi economica mondiale perché
il mercato si era globalizzato » ritirano i prestiti dall’Europa: tutti ne sono colpiti (soprattutto Germania)
» riduzione dei consumi, riduzione della capacità d’acquisto soprattutto per i ceti ricchi e benestanti
» crisi dell’agricoltura » calo del 50%
» crisi delle aziende manifatturiere » produzione diminuisce del 30% (1929-32)
» numero dei disoccupati aumenta » 14 milioni in America, 15 milioni in Europa
» crisi aggravata perché l’America reagisce con una politica di forte protezionismo (no crediti all’estero)
» di conseguenza anche i paesi europei sono costretti al protezionismo per difendere il proprio bilancio
» 1929-32: il valore del commercio mondiale si riduce del 60% rispetto al triennio precedente
– La crisi in Europa
» declinodelle attività produttive e commerciali » crisi finanziaria » crisimonetaria
» Austria e Germania in bancarotta » allarme sulla solidità delle finanze inglesi (si poggiavano su di loro)
» banche inglesi in difficoltà » c’è un precipitoso ritiro dei capitali stranieri
» tanta richiesta di conversione delle sterline in oro (il cui valore non cambia)
» 1931: si esauriscono le riserve d’oro e viene sospesa la convertibilità della
sterlina » la valuta inglese fu svalutata
» da qui la Gran Bretagna non ha più il ruolo di “banchiere del mondo”
» politica di austerità » tutti i paesi industrializzati decisero di adottare la politica liberale per cui le crisi
economiche sono cicliche, quando il ciclo è recessivo si pareggia il bilancio con
l’aumento di tasse, licenziando i dipendenti pubblici per tagliare la spesa pubblica
» conseguenze » la crisi si aggrava perché aumenta la miseria » solo nel ’33 e con la guerra si migliora
» Germania» sentì più di ogni altro le conseguenze della crisi perché dipendeva totalmente dai prestiti
» il governo di coalizione di allora fu messo in grave difficoltà
» 1930: il governo passa a Heinrich Brüning che attua una severa politica di austerità e
sacrifici anche per mostrare al mondo l’intollerabile onere che si ritrovava a dover scontare
» 1932: con una conferenza internazionale si decide per la diminuzione delle riparazioni che la
Germania avrebbe dovuto scontare » viene sospeso il versamento per tre anni
» ma intanto la politica di austerità fu disastrosa » i 6 milioni di disoccupati appoggiarono il
nuovo movimento nazionalsocialista che seppe sfruttare questo disagio e risentimento diffusi
– 1932: le elezioni presidenziali americane videro la vittoria di Franklin Delano Roosevelt(democratico)
» non aveva un progetto preciso da opporre ai repubblicani ma contava di instaurare con le masse un
rapporto basato sulla comunicatività e sulla capacità di infondere speranza e coraggio alla popolazione
» la crisi influenza le scelte politiche (lo si vedrà anche con il nazismo)
» già nella candidatura annuncia di voler un New Deal (“nuovo patto” ) nella politica economico-sociale
» discorso 1933 » detta le nuove modalità d’azione del governo americano nei confronti della crisi
» rafforza la presidenza nei confronti del Congresso (nella crisi spiccano i radicali)
» New Deal » maggiore ruolo e controllo dello Stato nell’economia
» ristruttura il sistema creditizio delle banche sconvolto da 5mila fallimenti bancari
» fu svalutato il dollaro per rendere più competitive le esportazioni
» aumenta i sussidi di disoccupazione e concede prestiti per dare respiro agli indebitati per
poter pagare le ipoteche delle case e così ristrutturare il sistema creditizio
» fu avviato immediatamente i primi famosi “cento giorni” della sua presidenza
» va contro il dogma liberale dell’austerità e del non intervento dello Stato
» strumenti» Agricoltural Adjustment Act (Aaa): lo Stato limita la sovrapproduzione nel sistema agricolo
e ne regola il mercato pagando chi riducesse la propria coltivazione agricola e di allevamento
» National Industrial Recovery Act (Nira): impone alle imprese dei codici di comportamento
per evitare le conseguenze di una concorrenza eccessiva, tutelare salari e diritti dei lavoratori
» Tennessee Valley Authority (Tva): sfrutta le risorse idroelettriche del Tennessee
– Nuove forme di intervento
» in precedenza l’intervento pubblico in economia era già stato attuato per favorire i processi di
industrializzazione e per organizzare la produzione in tempo di guerra, ma si consideravano come misure
prese in situazioni particolari e specifiche
» la crisi del ’29 fece emergere problemi che andavano al di là della capacità di recupero delle forze
economiche individuali » ovunque lo Stato assume un ruolo importante nell’economia
» si intensificano le tradizionali misure di sostegno esterno alle attività produttive (dogana)
» adozione di più radicali misure di controllo (dei prezzi, dei salari, dei livelli di produzione)
» lo Stato assume il ruolo di soggetto attivo dell’espansione economica » forme diverse per ogni paese
» Stati Uniti: potenziamento della domanda interna con l’espansione della spesa pubblica
» Italia: assunzione diretta da parte dello Stato di imprese industriali in difficoltà
» teorie di Keyens » nel 1936 elabora una sistemazione teorica delle trasformazioni in corso
» nuovo capitolo della storia dell’economia: confutaalcune convinzioni dell’economia
classica secondo cui il mercato tende spontaneamente a produrre equilibrio fra
domanda e offerta e a raggiungere la piena occupazione delle unità di lavoro
» per lui i meccanismi spontanei del capitalismo non sono sufficienti per un uso
ottimale delle risorse » attribuisce allo Stato il compito di accrescere la domanda
aumentando la spesa pubblica anche con il ricorso a deficit di bilancio e con l’aumento
della moneta in circolazione (inflazione)
» gli effetti dell’inflazione sarebbero stati compensati dalla crescita di acquisti