Il sacrificio di Ifigenia, De rerum natura, I, vv. 80-94
28 Dicembre 2019Seconda parte dell’elogio di Epicuro vv. 64-79
28 Dicembre 2019Questi versi sono tratti dalla poesia “La quiete dopo la tempesta” di Giacomo Leopardi, uno dei più celebri autori del romanticismo italiano.
Nei primi quindici versi, Leopardi descrive la natura e la vita umana subito dopo una tempesta, usando un linguaggio semplice e immagini realistiche per trasmettere un senso di sollievo e ripresa.
Introduzione e analisi dei versi:
- “Passata è la tempesta”: Il verso iniziale segnala la fine della tempesta, un evento di disturbo e caos. L’uso dell’indicativo passato indica un fatto concluso, aprendo la scena a un nuovo stato di tranquillità.
- “odo augelli far festa, e la gallina, / tornata in su la via, / che ripete il suo verso”: Subito dopo la tempesta, Leopardi nota come gli uccelli (gli “augelli”) cantino festosamente, e persino una gallina torna sulla strada riprendendo il suo normale comportamento. Questi piccoli dettagli naturalistici suggeriscono il ritorno alla normalità.
- “Ecco il sereno / rompe là da ponente, alla montagna”: Il cielo sereno si apre a ovest, sopra la montagna, simbolo del ritorno della calma e della luce dopo il temporale. L’immagine ha una forte connotazione visiva e suggerisce il graduale dissolversi della tempesta.
- “Sgombrasi la campagna, / e chiaro nella valle il fiume appare”: Il paesaggio si fa più limpido, e il fiume nella valle si distingue nitidamente, segno che la natura torna ad essere visibile e pacifica.
- “Ogni cor si rallegra, in ogni lato / risorge il romorio, / torna il lavoro usato”: Leopardi sposta il focus dagli elementi naturali agli esseri umani. Gli animi si rallegrano, e il “romorio” (il rumore di fondo) della vita riprende. La comunità umana si risveglia e riprende le sue attività quotidiane, simboleggiando la forza del ritorno alla routine.
- “L’artigiano a mirar l’umido cielo, / con l’opra in man, cantando, / fassi in su l’uscio”: Leopardi descrive l’artigiano che, con i suoi strumenti di lavoro, esce di casa cantando e guardando il cielo ancora umido, segno che la pioggia è appena finita. È una scena che rappresenta la serenità della ripresa del lavoro.
- “A prova / vien fuor la femminetta a côr dell’acqua / della novella piova”: Anche una giovane donna esce di casa per raccogliere l’acqua della recente pioggia. La “femminetta” simboleggia la vita quotidiana femminile, semplice e laboriosa, che si inserisce nel ciclo naturale.
Commento:
Questa prima parte della poesia rappresenta il motivo della quiete dopo la tempesta, un topos ricorrente nella letteratura e nella filosofia. Leopardi lo trasforma in un momento di osservazione quasi scientifica, in cui descrive il ritorno alla normalità con precisione. Tuttavia, dietro la serenità della scena si può intravedere il pessimismo leopardiano: il sollievo e la gioia sono temporanei e destinati a svanire. Il contrasto tra il caos della tempesta e la calma che segue rappresenta una metafora della condizione umana, sempre oscillante tra sofferenza e fugace serenità.
Conclusione:
Questa descrizione della tranquillità post-tempesta enfatizza la ciclicità della natura e della vita umana: momenti di pace e serenità seguono inevitabilmente il caos, ma in Leopardi c’è sempre un sottile senso di precarietà e transitorietà dietro ogni felicità.
Testo e parafrasi dei primi 15 versi della poesia di Leopardi
Testo
Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno rompe lá da ponente, alla montagna: 5 sgombrasi la campagna, e chiaro nella valle il fiume appare. Ogni cor si rallegra, in ogni lato risorge il romorio, torna il lavoro usato. 10 L’artigiano a mirar l’umido cielo, con l’opra in man, cantando, fassi in su l’uscio; a prova vien fuor la femminetta a côr dell’acqua della novella piova; 15 |
Parafrasi:
La tempesta è passata: |