Scienza delle finanze
In base alla fonte si hanno:
Imposte dirette -> sono manifestazioni dirette e immediate di ricchezza rappresentate da redditi o patrimoni. Per reddito si intende quel flusso corrente acquisito in un determinato periodo. Esistono di versi tipi di reddito: reddito-prodotto, compenso per il contributo in produzione; reddito-entrata, incrementi di varia natura che affluiscono al contribuente; reddito-consumo, flusso che si stacca dal capitale e che viene destinato ai consumi; reddito normale, reddito medio ordinario. Per patrimonio si intende il complesso di beni che in un determinato momento il contribuente detiene e può essere: ordinario, quando la fonte non coincide con l’oggetto; straordinario, quando fonte e oggetto coincidono.
Indirette -> sono supposizioni di disponibilità di reddito o patrimoni ed hanno come oggetto consumi, trasferimenti e affari. Si hanno in questo caso diversi tipi di imposta: imposta sui consumi, colpisce il reddito perché viene utilizzato per l’acquisto di beni e o servizi destinati al consumo; imposte plurifase e monofase, il prelievo può essere effettuato in ogni fase o in un’unica fase della produzione; mono poli fiscali, le aziende pubbliche” producono beni e servizi e li vendono con il prezzo incluso d’imposta; imposte su trasferimenti e affari; il patrimonio è colpito nel momento in cui viene trasferito o utilizzato per degli affari.
Queste due imposte differiscono per equità , per fonte e per strumento di politica economica, in quanto: quelle dirette si adeguano di più alla capacità contributiva mentre quelle indirette incidono di più sul reddito; quelle indirette sono più elastiche e non sono soggette a resistenza da parte dei contribuenti; inoltre le imposte indirette influenzano di più i consumatori nel breve periodo.
In base all’applicazione si hanno:
Imposte generali -> sono applicate a tutti i redditi senza riferimento a nessuna fonte (imposta di retta sul patrimonio, imposte indirette sugli scambi,)
Imposte speciali -> sono imposte che si riferiscono ad un unico tipo di reddito.
Le imposte generali si trovano in tutti i sistemi tributari, seguono il principio di eguaglianza e so no un ottimo strumento; le imposte speciali invece riguardano specifici settori o redditi e per questo sono ottime per la redistribuzione settoriale.
In base all’imposizione si hanno: (solo nell’ambito delle imposte dirette)
Imposte personali -> perché si riferisce alla persona ed è tassato il reddito complessivo posseduto.
Imposte reali -> perché si riferisce alla cosa” in se ed è in relazione al reddito.
Le imposte personali seguono il principio di equità e la capacità contributiva del soggetto; le imposte reali invece differenziano meglio il carico tributario, consentono una miglior redistribuzione settoriale o funzionale e consentono accertamenti più efficaci.
In base all’aliquota si hanno:
Imposte proporzionali -> quando l’aliquota è costante a prescindere dalla base imponibile.
Imposte progressive -> quando l’aliquota è direttamente proporzionale alla base imponibile. Si at tua: in maniera continua, cioè aumenta uniformemente seguendo sempre la base imponibile; per classi, cioè i redditi vengono divisi per classe e mano a mano che si sale l’aliquota aumenta; per scaglioni, cioè la base imponibile è divisa in scaglioni e ad ognuno di essi corrisponde un’aliquota; per deduzione, cioè la base imponibile si calcola al netto di una somma prestabilita.
Imposte regressive -> quando l’aliquota è inversamente proporzionale alla base imponibile.
La scelta tra imposte proporzionali e progressive è stata risolta in termini di equità a favore delle imposte progressive, in quanto riveste la funzione di redistribuzione dei redditi perché colpisce in maniera più elevata i redditi più alti attenuando le disuguaglianze e consentendo al contribuente modesto di vi vere agiatamente. L’imposta progressivo oltretutto stabilizza la domanda globale. Per far si che rispetti totalmente il principio di equità , l’imposta progressiva deve essere valutata sul reddito globale del contribuente. Questa dopotutto presenta però degli effetti negativi in quanto, se eccessiva, compromette la creazione di risparmio.