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27 Gennaio 2019Usi, costumi e tradizioni
In Svizzera le tradizioni sono ancora molto sentite in tutte le aree del paese, con particolarità che variano da un villaggio all’altro: si celebrano le stagioni, Natale, Carnevale e feste tipiche, come la poja (la salita delle mandrie al pascolo) o la festa del raccolto.
Natale
Bianco Natale: un augurio che non sempre diventa realtà in tutte le zone della Svizzera. Con o senza neve, comunque, è una stagione ricca di tradizioni, che molti abitanti rispettano e tramandano, senza per forza essere religiosi.
Grazie al plurilinguismo e alla sua posizione al centro dell’Europa la Svizzera dispone di una ricca tradizione di canti natalizi.
Es ist ein Ros entsprungen – Un canto natalizio dalla Germania, molto popolare anche nella Svizzera tedesca.
Chant de Noël d’origine allemande est aussi apprécié eCn Suisse alémanique.
Entre le boeuf et l’âne gris – Un canto di Natale tradizionale francese che viene cantato anche nella Svizzera francese.
Noi siamo i tre re – Un canto natalizio tradizionale in italiano dal Canton Ticino
Maranata (cloms d’Advent) – Canto di Natale in romancio del musicista svizzero Gion Derungs (musica) e di Wendelin Caminada (testi).
Capodanno:
I “Kläuse” di San Silvestro
In molte zone rurali della Svizzera, la tradizione di indossare maschere durante le celebrazioni del nuovo anno sussiste tutt’oggi. In alcune località, le maschere hanno un aspetto feroce e demoniaco, mentre quelle forse più note – indossate dai Sylvesterkläuse (i ‘brutti’ di San Silvestro) di Urnäsch e dintorni, nel cantone di Appenzell Ausser-Rhoden – sono generalmente volti femminili e maschili con grandi copricapi. Il vestito tradizionale è completato da enormi campanacci da mucca che i partecipanti portano al collo. I “kläuse” celebrano il nuovo anno secondo il calendario giuliano, una tradizione che risale alla riforma del calendario del 1582, ovvero al decreto di papa Gregorio XIII, un’imposizione di Roma che, a quell’epoca, gli abitanti di Appenzello a maggioranza protestanti non vollero accettare. Ancora oggi, del resto, ogni anno il 13 gennaio i Sylvesterkläuse si spostano in piccoli gruppi di fattoria in fattoria per portare gli auguri del nuovo anno.
Carnevale
Sebbene il Carnevale svizzero non possa essere considerato altrettanto spettacolare quanto quello di Rio, chiunque pensi che gli svizzeri siano sempre posati e seri, resterà sorpreso dalle celebrazioni organizzate in questo periodo dell’anno. E contrariamente al carnevale carioca che si tiene nel mezzo dell’estate, gli svizzeri devono anche vestirsi in modo molto più caldo.
Durante il Carnevale, tutti i partecipanti si lasciano andare ai festeggiamenti e si godono gli ultimi giorni prima della Quaresima. Maschere e costumi consentono ai partecipanti di assumere una nuova identità, almeno per la durata delle processioni che sono spesso accompagnate da suonatori e canti.
Il Carnevale è festeggiato in tutta la Svizzera, ma le date ed alcune tradizioni variano da cantone a cantone. Le origini di queste consuetudini si fanno risalire a molte celebrazioni pagane primaverili, riti cristiani ed usanze popolari centenarie. In alcuni cantoni, inoltre, il carnevale si richiama alla tradizione pagana di indossare maschere spaventose per cacciare gli spiriti maligni.
Pasqua
Uova e coniglietti sono da tempo associati alla Pasqua, in Svizzera come altrove. Ed anche quì la Pasqua sta diventando sempre più un grande avvenimento commerciale, mentre le origini di questa festa primaverile tendono a venir dimenticate a favore della possibilità di una breve vacanza concessa dal ponte del Venerdì Santo e del Lunedì dell’Angelo.
Il falò del “Böögg”
A Zurigo la primavera inizia ufficialmente con la tradizionale festa del Sechseläuten, che si tiene la terza domenica di Aprile e prosegue il lunedì successivo
Fine dell’estate, raccolto e vendemmia
In numerose regioni montane, alla fine del mese di settembre risuonano i campanacci delle mucche che rientrano a valle dai pascoli estivi, spesso con le corna adornate di fiori. In alcune località i festeggiamenti si mescolano a fiere di paese.
L’autunno è la stagione del raccolto, un’occasione buona non solo per ringraziare il Signore, ma anche per portare i prodotti al mercato o preparare le scorte per l’inverno, in un’atmosfera pervasa da un’allegra e tipica sarabanda.
A Neuchâtel, la vendemmia è un’ottima scusa per celebrare una festosa tre-giorni alla fine di settembre, che culmina in una sfilata di carri ricoperti di fiori.
Si tratta della più grande sagra dedicata al vino in Svizzera, ma anche in altre regioni vinicole vi sono festività analoghe.
La festa di San Martino, l’11 novembre, era la giornata tradizionale per pagare decime e affitti, una tradizione spesso accompagnata da una fiera. Tutti questi elementi sono confluiti in svariate sagre organizzate un po’ dappertutto in Svizzera.
Avvenimento storico
Sono poche le tradizioni legate a un particolare avvenimento storico, ma la famosissima Escalade di Ginevra commemora la disfatta delle truppe cattoliche del Duca di Savoia, nel 1602. Stando alla leggenda, la saggia e astuta Mère Royaume versò una marmitta di minestra bollente sui soldati nemici intenti a scalare le mura della città. Oggi, gli eroici ginevrini tramandano quel gesto fabbricando marmitte di cioccolata piene di verdure in marzipane, da spaccare in due pronunciando il terribile motto: “Morte ai nemici della Repubblica!”.
La festa dell’Escalade cade il fine settimana più vicino alla notte dell’11/12 dicembre.
La Festa Nazionale
Il 1° Agosto per gli svizzeri equivale al 25 Aprile in Italia o al 4 Luglio in America. L’istituzione della Festa Nazionale ha poco più di un secolo, ma celebra un evento che risale a 700 anni fa con festeggiamenti basati su una tradizione millenaria. Ciò nonostante, solo dal 1993 i laboriosi svizzeri hanno deciso di renderla a tutti gli effetti un giorno festivo.
Fonte di questo articolo: sito internet
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