Le Odi di Orazio
28 Dicembre 2019Amico di Renato Zero
28 Dicembre 2019In questa canzone Gaber usa l’ironia e un tono apparentemente positivo per offrire una critica sottile ma incisiva del sistema democratico italiano e del processo elettorale.
Temi principali
- Idealizzazione del processo democratico: Gaber descrive le elezioni come un momento quasi idilliaco, con una “domenica di sole” e un'”aria già primaverile”. Questo tono inizialmente positivo suggerisce un’idealizzazione del processo democratico.
- Senso di ordine e pulizia: Il testo enfatizza ripetutamente la pulizia e l’ordine associati al giorno delle elezioni, sia letteralmente (“la strada è più pulita”) che metaforicamente (“ti senti più pulito”).
- Trasformazione temporanea della società: La canzone suggerisce che durante le elezioni, le persone sembrano cambiare in meglio: “Li vedo tutti più educati / Sembrano anche un po’ più buoni”.
- Ritualità del voto: Il processo di voto è descritto con dettagli quasi reverenziali, come la descrizione della matita “Lunga, sottile, marroncina / Perfettamente temperata”.
- Ironia sottile: Nonostante il tono apparentemente positivo, si può percepire una sottile ironia nella descrizione esageratamente idilliaca, suggerendo una critica velata al sistema.
- Partecipazione civica: Il verso “È proprio vero che fa bene / Un po’ di partecipazione” sembra genuino, ma nel contesto dell’ironia generale, potrebbe essere interpretato come sarcastico.
Stile e tecnica
- Tono narrativo: La canzone è narrata in prima persona, dando un senso di esperienza personale e immediata.
- Linguaggio semplice e descrittivo: Gaber usa un linguaggio quotidiano e accessibile, ricco di dettagli sensoriali.
- Ripetizioni: La frase “Quando ci sono le elezioni” viene ripetuta, enfatizzando l’eccezionalità del momento.
- Contrasto: C’è un contrasto implicito tra la realtà quotidiana e l’atmosfera idealizzata del giorno delle elezioni.
- Progressione narrativa: La canzone segue il processo del voto, dall’uscita di casa fino all’atto di votare, creando una storia coerente.
- Uso dell’ironia: L’ironia è sottile ma pervasiva, creando un doppio livello di lettura.
- Ritmo e musicalità: Sebbene non possiamo analizzare la musica, il testo ha un ritmo interno che si presta bene alla canzone.
Commento
“Le elezioni” di Giorgio Gaber è una critica sottile e intelligente al sistema democratico italiano. Attraverso una descrizione apparentemente positiva e quasi infantile del processo elettorale, Gaber mette in luce l’illusorietà e la superficialità di questo rituale democratico.
L’eccessiva enfasi sulla pulizia, l’ordine e il buon comportamento durante le elezioni suggerisce che questi aspetti positivi sono temporanei e artificiali. La democrazia viene ridotta a un rito, simboleggiato dalla matita “perfettamente temperata”, piuttosto che essere una pratica sostanziale e continua.
La canzone invita a riflettere sulla reale efficacia del voto e sulla natura della partecipazione democratica. L’ironia di Gaber suggerisce che il coinvolgimento dei cittadini nella politica non dovrebbe limitarsi al solo atto di votare, ma dovrebbe essere un impegno costante e consapevole.
In conclusione, attraverso un apparente elogio del processo elettorale, Gaber offre una critica penetrante alla superficialità della democrazia rappresentativa, invitando l’ascoltatore a una riflessione più profonda sul significato della partecipazione politica.
Testo della canzone:
Gaber riesce a farci sorridere, facendoci rendere conto che siamo sciocchi quando riponiamo la nostra speranza nell’esito di un voto
- “Le elezioni” di Giorgio Gaber registrazione spettacolo 2010
- Le elezioni video su youtube del prof. Gaudio (introduzione) – registrazione a scuola 2008
Le nostre speranze e le loro promesse elettorali
A tutti capita di pensare alla prossima tornata elettorale come ad un evento che può spalancare nuovi orizzonti, su cui costruire e realizzare una nuova idea di società.
Gaber ci smonta però tutte le illusioni, e ci pone di fronte al nostro vuoto, riempito solo di utopie.
Le elezioni (Testo con accordi)
RE
Generalmente mi ricordo
LA
una domenica di sole
RE
una giornata molto bella
RE7+/Fadiesis
un’aria già primaverile
Sol
in cui ti senti più pulito anche la strada è più pulita
Re
senza schiamazzi e senza suoni
La7/4
chissà perché non piove mai
Re
quando ci sono le elezioni.
Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po’ a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,
e poi la gente per la strada li vedi tutti più educati
sembrano anche un po’ più buoni
ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.
Redim
Persino nei carabinieri
Re7+/Fadiesis
c’è un’aria più rassicurante
Sol
ma mi ci vuole un certo sforzo per presentarmi con coraggio
Re
c’è un gran silenzio nel mio seggio
La7/4 Re
un senso d’ordine e di pulizia.
Sol La Re
De___mocrazia!
Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina
perfettamente temperata
e vado verso la cabina volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni
e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.
E’ proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata…
io quasi quasi mela porto via.
Democrazia
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