Il titolo richiama, in modo speculare, il concetto di “banalità del male” di Hannah Arendt, evidenziando come atti di eroismo possano scaturire da gesti apparentemente semplici, ma mossi da profonda umanità e coraggio.
Chi era Giorgio Perlasca?
Giorgio Perlasca (1910-1992) era un commerciante italiano, inizialmente simpatizzante fascista, che cambiò posizione politica dopo aver osservato le atrocità del regime nazista. Durante la guerra, trovandosi a Budapest, si ritrovò coinvolto nel salvataggio di ebrei, fingendosi console spagnolo.
Trama del libro
- Contestualizzazione storica:
Enrico Deaglio descrive il contesto drammatico della Budapest del 1944, occupata dai nazisti e governata dal regime filo-nazista ungherese dei Croci Frecciate, che collaborava attivamente alla deportazione degli ebrei verso Auschwitz.
- L’azione di Perlasca:
- Perlasca, dopo essersi rifugiato nell’ambasciata spagnola, si finse il rappresentante ufficiale della Spagna, approfittando del fatto che il vero console fosse fuggito.
- Con il suo falso ruolo diplomatico, iniziò a rilasciare “salvacondotti” spagnoli, proteggendo centinaia di famiglie ebrei in case protette poste sotto la giurisdizione spagnola.
- Contrattò direttamente con ufficiali nazisti, come Adolf Eichmann, usando il proprio carisma e la determinazione per evitare deportazioni.
- I rischi corsi:
Perlasca agì costantemente sotto il rischio di essere scoperto. Le sue azioni non furono solo coraggiose, ma richiesero anche una dose di ingegno straordinaria per mantenere la sua copertura.
- Il risultato:
Si stima che Giorgio Perlasca abbia contribuito a salvare oltre 5.000 ebrei ungheresi dalla deportazione e dalla morte.
Stile narrativo
Deaglio racconta la storia con grande attenzione ai dettagli storici, intrecciando documenti, testimonianze dirette e ricostruzioni narrative. Il libro sottolinea la normalità di Perlasca, un uomo che non cercava fama né eroismo, ma che scelse di agire quando altri voltavano le spalle.
Tematiche principali
- L’eroismo silenzioso:
Perlasca non era un militare, un politico o un diplomatico, ma un cittadino comune che seguì la propria coscienza.
- La banalità del bene:
Il titolo riflette il messaggio che anche azioni “semplici”, mosse da umanità e giustizia, possono fare la differenza in contesti di barbarie.
- L’oblio e la memoria:
Dopo la guerra, Perlasca tornò a una vita anonima, e solo decenni più tardi il suo contributo venne riscoperto grazie a testimonianze di ebrei salvati.
Giorgio Perlasca oggi
Giorgio Perlasca è riconosciuto come uno dei Giusti tra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme, e la sua storia è un simbolo del coraggio e della solidarietà umana.
🎤 Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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