On. ministro Maria Chiara Carrozza, non dimentichi d’essere donna di scienza…
29 Aprile 2013W il primo Maggio 2013 festa del lavoro e dei lavoratori – di Francesco Lena
29 Aprile 2013diverso e migliore per tutti. La compagine politica cercherà di coagularsi
attorno alle proposte di legge più importanti per risollevare la situazione
economica e sociale della nazione ma non sarà semplice anche se i ministri
eletti sembrano mostrarsi come un
radicale cambiamento rispetto al
passato.
La crisi ha purtroppo ferito in modo profondo il tessuto sociale, i
nuovi poveri costituiscono una parte consistente della popolazione che fatica a
vivere ed anche a sopravvivere. Storie di quotidiana ingiustizia, di difficoltà
per molti a mantenere la famiglia e ad
assicurare ad essa una vita dignitosa nel rispetto del dettato costituzionale.
Le leggi scritte sono sempre più avulse dalla realtà, difficile credere,
soprattutto per i giovani, che i desideri di indipendenza ed autonomia
economica si traducano in occasioni vere e concrete. La libertà è un diritto se
c’è la possibilità di scelta, se i condizionamenti e le privazioni non sono
limitanti e possono essere colmati o addirittura eliminati. La teoria organismica dei bisogni
di Maslow pone al primo livello il soddisfacimento dei bisogni materiali e
fisiologici, se questi non vengono
realizzati non sarà possibile accedere ai bisogni superiori che sono
progressivamente i desideri di sicurezza, appartenenza, stima e autorealizzazione ( conoscenze acquisite nel
corso della vita che rappresentano sia l’arricchimento che il completamento della personalità). In poche parole se sussistono carenti condizioni economiche che necessitano
di risposte immediate non sarà possibile trovare gratificazioni leggendo,
studiando e percorrendo i canali culturali che soddisfano i bisogni culturali
ed estetici. Un uomo povero non è un
uomo libero afferma don Ciotti e questa
frase ci introduce direttamente alla condizione di “stato dei diritti” . Su
questo fronte bisogna combattere e investire le risorse necessarie
riequilibrando le disparità sociali, sostenendo la formazione e l’integrazione,
proteggendo e aiutando le fasce più deboli che in questo periodo, purtroppo,
sono quelle più colpite dalla crisi.