Si fa chiamare Natalia, anche se il vero nome è Ondina Peteani.
E’ la prima staffetta partigiana, una delle 35mila in Italia durante la seconda guerra mondiale.
Deve portare cibo e notizie agli antifascisti nascosti sulle montagne, ma all’inizio delle sue missioni, il 27 giugno 1943, trova i carabinieri. Riesce a scappare solo grazie a una compagno.
Finisce prigioniera ad Auschwitz e poi a Ravensbruck, riesce a scappare, fa 1300 chilometri a piedi per tornare a casa.
«E’ bello vivere liberi», sono le sue ultime parole, 60 anni dopo.