Vittorio Alfieri
27 Gennaio 2019Indice della Tesina sull’Imperialismo
27 Gennaio 2019
ITALIANO
· Foscolo: Ultime lettere di Jacopo Ortis lettera del 13 maggio 1798
· Manzoni: concezione romantica della natura come paesaggio psicologico, proiezione dei sentimenti dei protagonisti del romanzo. “Addio ai monti” riflette il dolore di Lucia, temperato e rasserenato dalla speranza cristiana. La notte di Renzo lungo l’Adda proietta sulla natura il terrore del protagonista. La pioggia liberatrice finale simboleggia il sollievo della cessazione della peste e della fine dei travagli dei protagonisti. Il desolato paesaggio che circonda Padre Cristoforo nel cap. IV è un emblema della fame e della carestia.
· Leopardi
1. 1818-22 Natura benigna. Opere: Piccoli idilli, Pensieri dello Zibaldone
La natura, in questa prima fase è madre benigna che ha creato l’uomo per la felicità e ha provveduto in ogni modo a liberare l’uomo dalla noia. La natura è sorgente unica di felicità. La sua alterazione produce l’infelicità. L’uomo dice il poeta, è stato creato dalla natura felice: è la ragione, quindi la società e la scienza, che, togliendo all’uomo la possibilità di fantasticare, gli svela i contorni dell arido vero” e lo rende infelice.
2. Natura ingannevole Pessimismo cosmico Opere: Operette morali, Grandi idilli (in particolar modo il A Silvia).
Nella giovinezza la Natura illude, concedendo speranze di cui è impossibile la realizzazione. Nella poesia A Silvia è chiaro che la natura fa credere al giovane vero il falso e falso il vero.
3. Natura indifferente: Opere: Dialogo della natura e di un islandese
La distruzione di ogni animale (secondo il ciclo nascita-consumazione-morte) entra nel fine della Natura. L’essere vivente muore, la Natura continua a vivere.
4. Natura distruttrice: Opere: La ginestra
Nemica di tutti gli individui di ogni genere e specie dal momento in cui li ha generati, la natura ha stabilito un ordine in cui il male è necessario.
· Pascoli Opere: Miricae
Nelle poesie di questa raccolta la precisione naturalistica (i nomi delle piante e degli animali, soprattutto gli uccelli, molto più dettagliati che in Leopardi, come sottolinea egli stesso) non è significativa in sé, come se Pascoli fosse un descrittivista (verista, naturalista, impressionista), ma rimanda a significati secondi. Quindi Pascoli è un espressionista: la natura non è riprodotta come essa appare, ma come la sente l’autore, il quale proietta in essa la propria vita interiore. Il poeta, apparentemente, non è presente in queste poesie, in realtà c’è, o ci sono le sue ansie e inquietudini, nascoste dietro alcuni elementi della natura (laratro solo in mezzo al campo in Arano, l Assiuolo, ecc)
Inglese
· Wordsworth: la natura è pervasa da uno Spirito soprannaturale, che influenza la personalità umana ed ispira il poeta, come il valore assoluto e divino in senso immanente, cui spesso tende il pensiero romantico, portando il poeta ad una contrapposizione tra la natura e la società, vistacome antitetica ad essa.
· Melville: lotta fra uomo e capodoglio= lotta fra l’uomo e la forza apparentemente indomabile ed anche distruttrice della Natura.
Francese
Vigny oscilla nelle sue poesie tra una concezione della natura potente ed ostile ed un’altra solenne ed austera.
Nella poesia di Lamartine la natura-paesaggio hail ruolo romantico di interlocutrice del poeta, confidente dei suoi sentimenti, suscita ricordi dolci o amari di cui è stata teatro e complice.
Filosofia
Schelling: natura che si identifica con l’io, in una visione panteistica
STORIA DELL’ARTE
· La natura per i romantici (Turner, Constable)
Turner con i suoi paesaggi stilizzati, ridotti all’essenziale, a sensazioni pure espresse attraverso la pennellata e il colore, si avvicina di più ad una visione concettuale, smaterializzata della natura.
Constable, più descrittivo, si accosta alla proiezione dei sentimenti sul paesaggio, attraverso la semplificazione dell’immagine visiva ed il gioco chiaroscurale.
· La natura per gli impressionisti (Monet, ecc)
· La natura per i post-impressionisti (Courbet e il puntinismo)
Fontanesi descrive paesaggi permeati dalla presenza dell’uomo e degli animali, che si integrano nella natura, fino a prestarle sentimenti umani.