Vittorio Alfieri
27 Gennaio 2019Indice della Tesina sull’Imperialismo
27 Gennaio 2019Piazza luogo di socializzazione
Piazza luogo di contraddizioni
La piazza è un luogo di ritrovo, un luogo di discussione, talvolta anche accesa e polemica: pensate ai capannelli sulla politica come quelli all’angolo di Hide Park a Londra. La piazza è infatti il centro della vita politica e commerciale, sin dai tempi dell’agorà greco o del foro romano. Oggi continua a svolgere questa funzione. Vengono in mente al proposito le grandi manifestazioni politiche e sindacali. La piazza è un luogo caro, soprattutto agli europei e ai latino-americani, quasi sconosciuto agli yankee, che la hanno sostituita al massimo con le strade frequentate delle grandi metropoli. La piazza è un luogo di affetti, il “cuore” come dicono addirittura i messicani. Infatti nella piazza medioevale c’è sempre una chiesa con il suo campanile. La piazza è semplicemente lo specchio di una città, il simbolo di ciò a cui tiene di più, di ciò che sono stati, e sono, i suoi cittadini.
ITALIANO
· Durante i tumulti di San Martino ne I promessi sposi la piazza assume una notevole rilevanza. In piazza Duomo si accatastano gli attrezzi dei panettieri, per farne fascine da fuoco. In Piazza Cordusio si tengono comizi improvvisati, come quello famoso di Renzo, che quasi gli costò un arresto per organizzazione sediziosa.
· Saba scrive nella poesia Milano: “Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio villeggiatura. Mi riposo in Piazza del Duomo”.
· Il poeta Cardarelli, sostenitore con Bacchelli di un ritorno alle forme classiche e tradizionali della poesia e della prosa d’arte dopo il periodo convulso delle avanguardie, dice in una sua poesia: “Ecco le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca, emergono agli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in paradiso”
MUSICA
· La piazza è anche il luogo di chi non ha casa, rappresenta la libertà di chi non vuole essere costretto in schemi ristretti e consolatori. E’ il caso dei barboni di Piazza Grande a Bologna, protagonisti della canzone magistralmente interpretata da Lucio Dalla.
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