X Agosto
Discorso.
A differenza delle poesie precedenti, qui non abbiamo una sequenza di immagini giustapposte impressionisticamente, ma un discorsolineare e strutturato, dal chiaro contenuto ideologico:
– l’autore parte dalla propria esperienza terrena per riflettere sul tema del dolore umano, e del rapporto tra dimensione terrena, e dimensione trascendente.
Individuale / universale. Qui l’esperienza individuale viene proiettata su un piano universale: la vicenda del padre (non nominato!) è collegata strettissimamente a quella di una rondine uccisa senza motivo, ed entrambe alla vicenda di Cristo. Con la differenza che, in questo caso, la morte non procura redenzione, o riscatto, ma semplicemente senso di vuoto, e dolore.
Struttura.
La struttura è chiarissima: la strofa iniziale e finale fungono da introduzione e conclusione; le quattro strofe centrali sono raggruppate a coppie: due dedicate alla vicenda della rondine, due all’uomo.
Simmetrie.
Tra le strofe ci sono numerose simmetrie
Strofa 1
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Strofa 6
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Vocativo «San Lorenzo»
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Vocativo «E tu, Cielo»
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«aria tranquilla»
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«mondi sereni»
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«pianto»
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«pianto»
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Strofa 2
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Strofa 4
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«Ritornava una rondine»
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«Anche un uomo tornava»
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«al
tetto»
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«al
suo nido»
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«l’uccisero»
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«l’uccisero»
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«aveva nel becco un insetto»
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«portava due bambole in dono»
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Strofa 3
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Strofa 5
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«Ora
è là»
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«Ora
là»
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«Tende quel verme»
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«addita le bambole»
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«cielo lontano»
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«cielo lontano»
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«che
attende»
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«lo
aspettano»
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Tra le altre simmetrie ci sono anche:
– la rondine torna al tetto;
– l’uomo torna al nido;
Riferimenti cristologici:
1) la rondine cade «tra spine», ed è «come in croce»: diventa così simbolo di tutte le vittime innocenti, e assimilata all’innocente per antonomasia, Cristo;
2) il padre perdona i suoi assassini, come Cristo in croce;
3) la struttura delle sei strofe richiama simbolicamente la croce.
Simbolismo.
Dov’è il simbolismo in questa poesia? Proprio in questa costruzione così
artificiosa e studiata, che richiama appunto l’immagine di Cristo in croce,
vittima per eccellenza, e simbolo di tutte le vittime innocenti.
Temi. I temi principali della poesia sono due:
1)
il male: in linea col Decadentismo, Pascoli trae dalla religiosità tradizionale gli aspetti inquietanti e pessimistici: la morte di Cristo non annuncia la salvezza, ma vale di per sé; come pure il pianto del cielo:
non è un pianto che purifica il mondo dal male, ma pare semplicemente prenderne atto, rimanendo impotente. Il cielo è appunto «lontano»: non c’è speranza di salvezza.
2) il nido: la rondine e l’uomo non sono solo accomunati dalla morte insensata, ma anche dal fatto di essere esclusi dal nido.
Audio Lezioni su Giovanni Pascoli del prof. Gaudio
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