
Un infinito numero
27 Gennaio 2019
Un’ idea
27 Gennaio 2019“L’illogica allegria” è una canzone di Gaber che cattura quello stupore quasi imbarazzato per un benessere che arriva inaspettato, senza una ragione apparente.
La genialità di Gaber sta nel descrivere questo momento di grazia – perché di questo si tratta – con una semplicità disarmante. È solo, sull’autostrada al mattino presto, consapevole che “tutto va in rovina”, eppure improvvisamente si sente bene. E quella frase “che vergogna” è magistrale: esprime perfettamente l’imbarazzo di sentirsi felici quando non dovremmo, quando la logica ci dice che non c’è motivo.
Conosco bene quelle quelle notti simili a quelle dell’Innominato – quelle ore buie in cui tutto sembra crollare, in cui il peso dell’esistenza si fa insopportabile. E poi, come per miracolo, arriva il mattino e con esso questa “illogica allegria”. Non è che i problemi siano spariti, non è che il mondo sia cambiato. È solo che, per un momento, ci concediamo “il diritto di vivere il presente”.
Gaber e Luporini hanno saputo dare voce a quell’esperienza universale ma difficile da descrivere: quella gioia gratuita, immotivata, che arriva quando meno te l’aspetti. Forse è proprio in questi momenti che tocchiamo qualcosa di essenziale, quella “mancanza che è innegabilmente dentro di noi” e che paradossalmente, quando la riconosciamo, ci riempie invece di svuotarci.
È una canzone che parla di resilienza, ma senza retorica. Di speranza, ma senza illusioni. È pura umanità.
L’illogica allegria di Gaber – Luporini
1980 © Edizioni Curci Srl – Milano
Da solo
lungo l’autostrada
alle prime luci del mattino.
A volte spengo anche la radio
e lascio il mio cuore incollato al finestrino.
Lo so
del mondo e anche del resto
lo so
che tutto va in rovina
ma di mattina
quando la gente dorme
col suo normale malumore
mi può bastare un niente
forse un piccolo bagliore
un’aria già vissuta
un paesaggio o che ne so.
E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
non lo so se mi conviene
ma sto bene, che vergogna.
Io sto bene
proprio ora, proprio qui
non è mica colpa mia
se mi capita così.
E’come un’illogica allegria
di cui non so il motivo
non so che cosa sia.
E’come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente
Io sto bene…
Questa illogica allegria
proprio ora, proprio qui.
Da solo
lungo l’autostrada
alle prime luci del mattino.
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L’illogica allegria di Giorgio Gaber
di Gaber – Luporini
[Intro] D9 D5+ D9 D5+ Da solo D9 Lungo l'autostrada D5+ D9 Alle prime luci del mattino D5+ D9 A volte spengo anche la radio D5+ D E lascio il mio cuore incollato al finestrino F C D Lo so, del mondo e anche del resto F C D Lo so, che tutto va in rovina Bm Ma di mattina Em A Quando la gente dorme Em A Bm7 Col suo normale malumore A Mi può bastare un niente G F#m Em Forse un piccolo bagliore F#m Un'aria già vissuta Em7 A Un paesaggio o che ne so D E sto bene G D G Io sto bene come uno quando sogna Bm Non lo so se mi conviene A Em Ma sto bene, che vergogna D G Io sto bene D G Proprio ora proprio cui Bm7 A Em Non è mica colpa mia se mi capita cosi G F#m È come un'illogica allegria Em7 A Di cui non so il motivo D Non so che cosa sia G F#m È come se improvvisamente Em7 Mi fossi preso il diritto A Di vivere il presente D G D G Io sto bene Bm7 Quest'illogica allegria A Em A Proprio ora, proprio qui D9 D5+ Da solo D9 Lungo l'autostrada D5+ D9 D5+ D9 Alle prime luci del mattino