
Il fanciullino
27 Gennaio 2019
Adriano Celentano
27 Gennaio 2019“Levommi il mio penser” (RVF 302) di Francesco Petrarca: un viaggio tra terra e cielo 🌟
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La poesia “Levommi il mio penser” (Rime Sparse 302) di Francesco Petrarca è una delle gemme della letteratura italiana, un testo che incarna la profondità spirituale, l’idealizzazione dell’amore e la tensione tra terreno e celeste tipici del pensiero petrarchesco 📜✨. Attraverso questa analisi, esploreremo i temi principali, le immagini poetiche e il significato simbolico del sonetto, soffermandoci sulla sua struttura, sul rapporto con Laura e sulla visione ultraterrena che lo permea.
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📜 Testodel sonetto di Petrarca
Levommi il mio penser in parte ov’era
quella ch’io cerco, et non ritrovo in terra:
ivi, fra lor che ‘l terzo cerchio serra,
la rividi più bella et meno altera.
Per man mi prese, et disse: – In questa spera 5
sarai anchor meco, se ‘l desir non erra:
i’ so’ colei che ti die’ tanta guerra,
et compie’ mia giornata inanzi sera.
Mio ben non cape in intelletto humano:
te solo aspetto, et quel che tanto amasti 10
e là giuso è rimaso, il mio bel velo. –
Deh perché tacque, et allargò la mano?
Ch’al suon de’ detti sí pietosi et casti
poco mancò ch’io non rimasi in cielo.
1. 🌍 Contesto e struttura del sonetto 🌍
Il contesto
Francesco Petrarca (1304-1374) è uno dei massimi esponenti della letteratura italiana e un protagonista del Dolce Stil Novo 🇮🇹. La sua opera più celebre, il Canzoniere , è un ciclo di poesie dedicate a Laura , la donna amata idealmente e spiritualmente, che diventa simbolo di bellezza, virtù e trascendenza 💝.
Il sonetto “Levommi il mio penser” appartiene al tema dell’aldilà e della visione ultraterrena di Laura, che appare al poeta in una dimensione celeste dopo la sua morte 🕊️.
Struttura del sonetto
Il testo segue la struttura classica del sonetto:
- Due quartine : Introducono il tema e descrivono l’incontro ultraterreno con Laura.
- Due terzine : Approfondiscono il dialogo tra il poeta e Laura, culminando in un momento di sospensione mistica.
2. 🌟 Analisi del testo 🌟
Quartine: l’incontro celeste
Levommi il mio penser in parte ov’era
quella ch’io cerco, et non ritrovo in terra:
ivi, fra lor che ‘l terzo cerchio serra,
la rividi più bella et meno altera.
- “Levommi il mio penser” : Il pensiero del poeta si eleva dalla realtà terrena verso una dimensione spirituale 🚀. Questo movimento ascensionale rappresenta la ricerca di Laura, che non è più “in terra” ma vive nell’aldilà.
- “Fra lor che ‘l terzo cerchio serra” : Laura è collocata nel terzo cielo del Paradiso dantesco, il cielo di Venere, simbolo dell’amore divino e umano ⭐.
- “Più bella et meno altera” : Nella dimensione celeste, Laura appare trasfigurata, priva della distanza e della freddezza che aveva in vita. È ora un essere spirituale, luminoso e compassionevole 🌹.
Terzine: il dialogo con Laura
Per man mi prese, et disse: – In questa spera
sarai anchor meco, se ‘l desir non erra:
i’ so’ colei che ti die’ tanta guerra,
et compie’ mia giornata inanzi sera.
- “Per man mi prese” : Laura guida il poeta con delicatezza, simboleggiando l’aspirazione dell’anima verso il divino 🤝.
- “In questa spera / sarai anchor meco” : Laura promette al poeta un futuro incontro nel cielo, purché il suo desiderio spirituale rimanga saldo 🌟.
- “I’ so’ colei che ti die’ tanta guerra” : Laura riconosce il tormento che ha causato al poeta durante la sua vita, incarnando l’idea dell’amore come conflitto tra desiderio terreno e aspirazione spirituale ⚔️.
- “Compie’ mia giornata inanzi sera” : Laura ricorda la sua morte prematura, ma anche la pienezza della sua esistenza spirituale 🕯️.
Mio ben non cape in intelletto humano:
te solo aspetto, et quel che tanto amasti
e là giuso è rimaso, il mio bel velo.
- “Mio ben non cape in intelletto humano” : Laura dichiara che la sua vera essenza trascende la comprensione umana, appartenendo alla sfera divina 🙏.
- “Te solo aspetto” : Laura attende il poeta per completare il loro destino spirituale insieme 💫.
- “Il mio bel velo” : Il velo rappresenta l’immagine terrena di Laura, ora abbandonata perché superata dalla sua natura celeste 👗✨.
Deh perché tacque, et allargò la mano?
Ch’al suon de’ detti sí pietosi et casti
poco mancò ch’io non rimasi in cielo.
- “Deh perché tacque” : Laura interrompe improvvisamente il dialogo, lasciando il poeta in uno stato di sospensione mistica 🤷♂️.
- “Poco mancò ch’io non rimasi in cielo” : Il poeta è sul punto di ascendere al cielo, ma viene riportato alla realtà terrena, simboleggiando la tensione irrisolta tra umano e divino 🌍✨.
3. 🎨 Temi e simbolismo 🎨
Amore e trascendenza
Il sonetto riflette il tema centrale del Canzoniere : l’amore per Laura come via verso la trascendenza spirituale ❤️🕊️. L’incontro celeste dimostra come l’amore terreno possa trasformarsi in un ideale divino.
Tensione tra terreno e celeste
La poesia evidenzia la dicotomia tra il mondo materiale (“là giuso”) e la dimensione spirituale (“in cielo”). Il poeta oscilla tra questi due poli, incapace di raggiungere definitivamente la perfezione ultraterrena ⚖️.
Simbolismo del velo
Il “bel velo” di Laura rappresenta la sua identità terrena, ora abbandonata per abbracciare la purezza celeste. È un simbolo della rinuncia alle apparenze materiali in favore della verità spirituale 👗✨.
4. 💡 Riflessioni finali 💡
“Levommi il mio penser” è un sonetto che incarna la quintessenza del petrarchismo: l’idealizzazione dell’amore, la ricerca spirituale e la tensione tra terreno e divino 🌟. Attraverso immagini poetiche intense e un linguaggio raffinato, Petrarca ci conduce in un viaggio tra cielo e terra, mostrando come l’amore possa elevarsi oltre i limiti umani e diventare una via verso il divino 🙏.
Questo testo è un invito a riflettere sulle nostre aspirazioni spirituali e sulle tensioni irrisolte che caratterizzano la condizione umana 🌍✨.
Risposta finale : “Levommi il mio penser” di Petrarca 📜💫 è un capolavoro che esplora l’amore, la trascendenza e il mistero del divino. Un invito a guardare oltre il velo terreno e a cercare la luce celeste che illumina il cuore e l’anima! 🌟❤️