M.R.
27 Gennaio 2019Adriana Polidori
27 Gennaio 2019Realzione sulle curiosità relative alla civiltà egiziana, in particolar modo su cibi, vestiti, abitudini società e religione.
La società egizia 4.000 anni fa, era molto sviluppata: quando in Europa l’uomo viveva ancora su palafitte, gli egiziani avevano un modo di pensare molto avanzato.
Avevano fatto molte ricerche su tutto ciò che li circondava e avevano creato vari oggetti. Fra le loro invenzioni ci ricordiamo il primo orologio ( che assomigliava ad una meridiana ), le clessidre, il merche, strumento per osservare le stelle, ma ci ricordiamo soprattutto le loro maestose piramidi.
Le piramidi nacquero come tombe per i faraoni circa 4.000 anni fa. Venivano create appositamente in una valle, chiamata Valle Dei Re, un luogo in mezzo al deserto difficile da raggiungere, per evitare i saccheggiamenti dei ladri.
Per erigere una piramide ci volevano tanti anni e molte fasi di lavorazione.
Per prima cosa il Faraone doveva decidere il luogo dove farla costruire, successivamente iniziavano i lavori. Veniva scavato un lungo corridoio dove cera poca aria, poca luce e tanta polvere. A metà si trovava un pozzo che svolgeva due ruoli: il primo era quello di attingere acqua, il secondo serviva per ingannare i ladri. Essi pensavano che la camera sepolcrale stesse al suo interno, così dopo che si erano tuffati e avevano visto che non cera niente sarebbero andati via. La vera stanza era invece situata dopo il pozzo, dietro ad una falsa porta che bloccava il passaggio.
L’interno di ogni piramide era molto colorato. Le pareti venivano intonacate e dipinte con sei colori basilari: il bianco, il nero, il giallo, il verde, il blu e il rosso. Per mantenere vivo un colore veniva passato sopra un po’ di bianco d’uovo.
La parte più importante era la camera sepolcrale. Al suo interno vi era un sarcofago di vari strati ( contenente il corpo del faraone ) e tutto ciò che poteva servirgli nell’aldilà: divani, brocche cioè utensili e gioielli. Era consuetudine mummificare il corpo del morto. Veniva estratto il cervello dalle narici e al suo posto veniva aggiunta della resina. Gli egiziani non avevano capito che il cervello era la parte importante del corpo, essi pensavano che fossero il sangue e il fegato. Successivamente venivano estratti gli altri organi morbidi e venivano messi in dei vasi detti canopi. Una volta liberato, il corpo veniva immerso nel patron ( sale ) per disidratare la pelle, poi veniva riempito di paglia e successivamente frizionato e bendato. Secondo alcuni studi il cuore veniva lasciato nel corpo perché rappresentava l’anima.
Purtroppo tutte le piramidi sono state saccheggiate ma grazie ai loro geroglifici sappiamo tutto.
La piramide più antica è quella del faraone Cheope, costituita da due milioni di blocchi di pietre, la cui costruzione impiegò più di venti anni di lavoro.
Un’altra piramide molto importante è quella dell’architetto Ka e di sua moglie Mirit. E l’unica piramide a cui non è stato rubato nulla, fu scoperta da Ernesto Schiaparelli nel 1906. Aveva la cappella e la camera sepolcrale nascoste. Nella camera furono trovati molti oggetti: un sarcofago di tre strati in legno di foglia doro, un letto, un poggiatesta, una brocca, della biancheria fra cui 26 perizomi e una parrucca di Mirit di capelli veri.
I più importanti ritrovamenti furono: i cibi, i vestiti e i cubiti doro.
- Gli egiziani erano quasi vegetariani. Si nutrivano soprattutto di cereali ( come farro e orzo ), ma anche di legumi, aglio, cipolla e pesce. La carne non veniva mai mangiata.
- I vestiti erano quasi tutti bianchi ed erano abbinati a degli amuleti. Quelli blu e oro rappresentavano il cosmo e gli oceani, quelli verdi la vegetazione e quelli oro le divinità.
- I cubiti erano le unità di misura, lunghe 50 cm o mezzo braccio.
La maggior parte degli oggetti e delle mummie ritrovate si trovano oggi al museo del Cairo.
Si è sempre parlato di Faraoni ma la vera grande forza di questa società furono i contadini.
Fornivano il cibo alla comunità grazie ai campi resi fertili dal limo del Nilo, lavoravano dall’alba al tramonto, erano analfabeti e cagionevoli alle malattie come l’epatite ( visto che la medicina non era molto sviluppata ma si trattava di magia).
Oltre a tutto questo dovevano subire le Corveès, servizi gratuiti al faraone, come ad esempio la costruzione delle piramidi. Spesso alcuni fuggivano e diventavano banditi
Gli animali erano venerati, il più importante era il gatto che cacciava i topi dal granaio e permetteva così di avere più cibo a disposizione. Spesso veniva mummificato. Erano venerati anche la iena, il bovino, il cane e gli asini.
I giochi erano vari: esisteva il gioco del serpente ( il nostro gioco dell’oca ), i palloni ed i giochi in legno.
Per concludere la civiltà egizia era molto sviluppata, non credo che ci saranno altre civiltà che lasceranno nel futuro così tante invenzioni da poter essere ricordate per sempre.
di Paolo
Audio Lezioni di Storia dell’Antico Oriente del prof. Gaudio
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