Riccardo Bacchelli: il Manzoni del Novecento
27 Gennaio 20191984
27 Gennaio 2019Per affrontare il nostro studio della letteratura italiana, occorre prima riprendere alcuni dei passaggi storici e dei termini fondamentali per capire la cultura del tempo
Incastellamento: fenomeno attraverso il quale la penisola, e anche le isole, come il Giglio, si riempiono di castelli, anche per proteggere il territorio dalle invasioni, che furono particolarmente numerose nel X secolo (900 d.C.).
Saraceni: fra i vari popoli che operano i saccheggi e le devastazioni che favoriscono l’incastellamento, spicca quello dei Saraceni, cioè popolazioni del nord Africa, di religione musulmana, che in alcuni casi conquistarono interi territori (i mori in Spagna o gli Arabi in Sicilia) in altri casi fondarono città o occuparono porti e avamposti commerciali in terra europea (Provenza). Altri saranno i Normanni e gli Ungari, ma entrambi si convertiranno poi alla fede cristiana, diventando addirittura paladini di essa nei secoli seguenti.
Scolastica: nuovo modo di discutere e di fare filosofia, cercando di operare una sintesi fra la dottrina cristiana e il razionalismo realista di Aristotele. Essa diventa quindi la interpretazione egemone e ortodossa della filosofia aristotelica, teorizzata da San Tommaso d’Aquino, approvata da Dante, e contrapposta a quella di Averroè (vedi: Cavalcanti).
Arti del trivio e del quadrivio: sono le materie di studio del clericus, cioè dell’intellettuale medievale. Esse testimoniano di una gerarchia, che vedeva ai propri vertici la teologia, seguita poi dalla filosofia e da tutte le materie umanistiche, e, in posizione subordinata, dalle materie scientifiche. Queste arti sono anche definite liberali, cioè tipiche di chi poteva permettersi di dedicarsi liberamente alla cultura (oratores), a differenza di chi svolgeva compiti più materiali (laboratores) e quindi si dedicava ad arti meccaniche. Quindi un clericus prima studiava le arti del Trivio, cioè grammatica, retorica e dialettica, e le arti del Quadrivio, cioè aritmetica, geometria, astronomia e musica. Poi poteva accedere agli studi superiori (universitas studiorum).
Teoria degli stili: i medievali, in base alla retorica classica, (e Dante nel De vulgari eloquentia) codificano e utilizzano tre stili, uno tragico, nobile, elevato e serio, che ha per protagonisti personaggi di alto lignaggio, uno comico, di mezzo, quotidiano e ordinario, destinato ad argomenti e a soggetti comuni e infine uno elegiaco, basso, che ha per protagonisti personaggi mediocri.
Laudes craturarum: una lettura attenta del testo di Francesco fa cadere ogni interpretazione pre- ambientalista e pre-ecologista del santo, poiché evidentemente per Francesco gli elementi della natura non sono da lodare in quanto tali, in se stessi, ma attraverso di essi egli:
1) Loda Dio, che è il loro creatore (Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle)
2) Ribadisce che l’uomo mantiene un posto privilegiato all’interno della creazione di Dio, perché è l’unico essere dotato di libero arbitrio, e anche è perché tutto è stato creato per lui, in quanto il sole lo illumina, anche gli astri, implicitamente, sono belli e luminosi perché l’uomo ne goda, il vento e le perturbazioni offrono indirettamente sostentamento all’uomo, l’acqua è utile, il fuoco illumina la notte, la terra sostenta gli uomini e produce frutti.
Spirituali e conventuali: sono le due correnti in cui si divide il movimento francescano nella seconda metà del duecento. Siamo sicuri che Jacopone propenda per la corrente degli spirituali, fortemente misticheggiante e avversa alla politica del papa Bonifacio VIII. Anche Dante manifesta simpatie per essa, ed esalta la radicale povertà evangelica di Francesco, anche se condanna ogni eccesso ed ogni divisione dell’ordine.
Jacopone da Todi: generalmente scrive laudi per l’edificazione dei suoi confratelli, di carattere meditativo e personale. Donna de Paradiso” è l’unico esempio di lauda dialogata nel suo laudario.
Lauda drammatica: genere teatrale popolare e religioso che si diffonde in Italia proprio a partire dall’Umbria. “Donna de Paradiso” è considerata da alcuni studiosi il primo esempio di lauda drammatica.
Ordini religiosi cavallereschi: sono il modo utilizzato dalla chiesa per indirizzare i cavalieri, che spesso prima delle crociate erano violenti e rischiavano di distruggere l’occidente in guerre intestine, ad un fine religioso, incanalando la loro “vis bellica” contro gli infedeli. Da ricordare almeno:
1) I cavalieri del Santo Sepolcro, nati in occasione della prima crociata (1099)
2) I cavalieri del Tempio (Templari) sorti nel 1118-1119, anche se ufficializzati dal papa nel 1139. Divennero talmente potenti che il re di Francia li combatté aspramente. Furono soppressi nel 1312.
3) I cavalieri di Malta
Gli Ordini religiosi cavallereschi non sono da confondere con gli Ordini cavallereschi (non religiosi) creati dai sovrani europei dopo la fine delle Crociate, che sono all’origine della consuetudine anche moderna delle decorazioni militari contemporanee (medaglie al valor militare, ecc).
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