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27 Gennaio 2019Confronto tra Il principe e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
27 Gennaio 2019Un fatto soprattutto rende Bruno indimenticabile al di là delle sue teorie: la coerenza e la fedeltà alle proprie convinzioni fino alla morte. Dopo tanti martiri cristiani, Bruno è dai tempi di Socrate il più appariscente esempio di martire della verità scientifica.
Giordano Bruno (1548\1600)
- Bruno è affascinato dalla Natura; egli vede nella sua forza vitale che genera ogni essere, non il segno della potenza divina, come i medioevali, ma la presenza stessa del divino: Dio e Natura coincidono. Dio è in ogni forma di cui la materia si riveste dando continuamente la vita ad ogni essere.
- Affascinato dalle teorie di Copernico, Bruno si spinge fino a concepire un universo infinito, rovesciando definitivamente la posizione gerarchica medioevale. La sua teoria non deriva da motivazioni scientifiche, ma da ragioni di Natura teologica e metafisica. Egli crede che la materia sia infinita, lo spazio sia infinito, i mondi siano infiniti. Il sistema solare non è l’unico, né il sole è al centro dell’universo perché il cosmo è un tutto infinito. L’universo trova la sua unità nella Natura, che si esprime attraverso la stessa materia, nello stesso modo, in tutti i pianeti dell’universo: la Natura è una ovunque.
- Bruno concepisce Dio come causa e principio del mondo. Principio in quanto la sua azione si manifesta in ogni essere che nasce, operando dentro la materia: è la materia stessa. Causa perché pone nell’essere ogni cosa. I singoli esseri sono finiti, mentre Dio è uno infinito e quindi il suo operare è trascendente.
Come queste due concezioni di Dio possano conciliarsi armonicamente è un problema che ancora oggi gli studiosi non sono riusciti a risolvere.
- Secondo Bruno l’individuo deve accostarsi a Dio cogliendo l’identità di ogni cosa e soprattutto di se stesso al fine di concepire la propria unità con il principio divino che governa tutto l’universo.
- Le religioni rivelate sono solo degli strumenti adatti a popoli rozzi utili per permettergli di accostarsi ai misteri della vita, ma nulla di più. Per Bruno sia il cattolicesimo che il protestantesimo hanno fossilizzato la religione in riti esteriori. Dio è lontano da entrambe ed è invece vicino all’uomo che lavora e che continua pazientemente l’opera creatrice di Dio trasformando le cose a vantaggio dell’uomo. Dio del resto è in noi e non c’è bisogno di cercarlo nelle parole di un sacerdote. Natura è la rivelazione di Dio, noi stessi lo siamo.
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