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27 Gennaio 2019Il giusnaturalismo è una dottrina che sostiene l’esistenza di diritti naturali degli esseri umani, antecedenti e superiori al diritto positivo creato dalle istituzioni politiche.
Nel XVII secolo, con l’avvento della rivoluzione scientifica, questa concezione fu riformulata basandosi sulla ragione umana anziché sulla natura in generale. Ugo Grozio è una figura chiave di questa trasformazione, poiché nel suo lavoro “De jure belli ac pacis” del 1625, fondò il diritto esclusivamente sulla ragione umana, separandolo dalla metafisica e dalla teologia.
Il giusnaturalismo moderno mira a trasformare la politica in una scienza razionale e introduce concetti come lo stato di natura e il contratto sociale. Lo stato di natura rappresenta lo stato degli individui al di fuori delle istituzioni politiche, mentre il contratto sociale è considerato il principio di legittimazione dello stato politico. Questa visione influenzò la politica del Seicento, con teorie divergenti come lo Stato assoluto di Hobbes, lo Stato liberale di Locke e lo Stato democratico di Spinoza, che offrirono diverse prospettive sulla relazione tra individuo, potere statale e limiti del governo.
Cos’è la rappresentanza politica per i giusnaturalisti:
La rappresentanza politica per il giusnaturalismo si riferisce all’idea di avere istituzioni governative e leader politici che rispettano e promuovono i principi fondamentali del giusnaturalismo. Questi principi includono concetti come i diritti naturali, la giustizia intrinseca e la moralità oggettiva derivata dalla natura umana o da leggi divine, a seconda dell’interpretazione specifica del giusnaturalismo.
Quindi, la rappresentanza politica per il giusnaturalismo si traduce in politiche e azioni governative che riflettono e proteggono questi principi. Ad esempio, potrebbe implicare:
1. Protezione dei diritti individuali fondamentali, come la vita, la libertà e la proprietà.
2. Adozione di leggi e politiche che rispettino e riflettano norme morali universali, o leggi naturali
3. Limitazione del potere del governo per garantire che non violi i diritti naturali degli individui.
4. Promozione della virtù e dell’etica in ambito politico e sociale.
5. Sostenere politiche che favoriscono la dignità umana, la solidarietà e il bene comune.
Tuttavia, è importante notare che l’applicazione pratica di questi principi può variare notevolmente in base all’interpretazione specifica del giusnaturalismo e alle opinioni individuali dei politici e dei partiti che sostengono questo approccio. Inoltre, la politica è spesso influenzata da molteplici fattori e considerazioni, quindi anche i leader politici che abbracciano il giusnaturalismo possono prendere decisioni che possono sembrare discordanti con questi principi in determinati contesti o situazioni.
Quindi, il giusnaturalismo è una teoria filosofica e giuridica che sostiene l’esistenza di principi di giustizia o diritti naturali che sono intrinsecamente validi e universali, indipendentemente dalle leggi umane o dalle convenzioni sociali. In altre parole, il giusnaturalismo afferma che esistono norme morali o legali fondamentali che derivano dalla natura umana o dalla ragione, e che queste norme dovrebbero essere la base per il diritto positivo (le leggi fatte dall’uomo).
Le origini del giusnaturalismo risalgono all’antichità, con radici in pensatori come Platone e Aristotele. Tuttavia, la forma moderna del giusnaturalismo si è sviluppata nel periodo medievale e rinascimentale, e ha influenzato notevolmente la filosofia politica e giuridica occidentale.
Ci sono diverse varianti di giusnaturalismo, che variano nella loro interpretazione dei diritti naturali e nella loro relazione con il diritto positivo. Alcuni sostenitori del giusnaturalismo sostengono che i diritti naturali sono assoluti e inviolabili, e che le leggi umane dovrebbero essere valutate in base a questi principi. Altri adottano una prospettiva più moderata, affermando che i diritti naturali forniscono una guida morale per la creazione e l’interpretazione delle leggi umane, ma che possono essere limitati o bilanciati da altre considerazioni sociali o politiche.
Il giusnaturalismo ha avuto un impatto significativo sulla teoria del diritto e sulla filosofia politica, influenzando il pensiero di filosofi come John Locke, Hugo Grotius e Immanuel Kant, e contribuendo a informare le idee di democrazia, diritti umani e giustizia sociale.
Grozio uno dei principali filosofi del giusnaturalismo.
Hugo Grotius, spesso indicato come il padre del diritto internazionale moderno, è spesso associato alla tradizione del giusnaturalismo. Il suo lavoro più influente, “De jure belli ac pacis” (“Sul diritto della guerra e della pace”), pubblicato nel 1625, contiene molti elementi che riflettono i principi del giusnaturalismo.
Ecco alcuni punti chiave che collegano Grotius al giusnaturalismo:
1. *Diritto naturale*: Grotius credeva che ci fosse un insieme di leggi e principi morali universali, noti come diritto naturale, che regolavano il comportamento umano e i rapporti tra le nazioni. Questo diritto naturale era basato sulla ragione e sulla moralità intrinseca.
2. *Ragione e consenso*: Grotius sosteneva che il diritto naturale potesse essere dedotto attraverso la ragione umana e che fosse accessibile a tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro appartenenza culturale o religiosa. Credeva anche che le nazioni potessero raggiungere un consenso su questioni morali e legali attraverso il dialogo e il ragionamento razionale.
3. *Legittimità del governo*: Grotius riteneva che il governo dovesse essere fondato sul consenso degli individui e che dovesse essere finalizzato alla protezione dei diritti naturali degli individui, come la vita, la libertà e la proprietà. Questo concetto di legittimità del governo riflette i principi fondamentali del giusnaturalismo.
4. *Diritto di guerra e pace*: Nel suo lavoro, Grotius ha affrontato la questione del diritto di guerra e pace, sostenendo che la guerra dovrebbe essere giustificata solo in risposta a un’ingiustizia grave e che dovrebbero essere seguiti principi morali anche durante i conflitti.
Anche se Grotius non è stato un giusnaturalista nel senso classico del termine, poiché il giusnaturalismo ha avuto molte interpretazioni e sfumature nel corso della storia, i suoi contributi al diritto internazionale e alla teoria politica riflettono molte delle idee centrali del giusnaturalismo.