Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019Pascoli, Primi poemetti
di Carlo Zacco
Il poemetto. E’ un ampio poemetto, di circa 450 versi, diviso in due parti. E’ dedicato ad un tema molto caro Pascoli, quello degli emigranti italiani, costretti a lasciare la loro terra, e ovviamente il loro «nido», in cerca di condizioni migliori, in paesi stranieri.
La Vicenda. La vicenda è ispirata a un fatto reale: due fratelli Ghita (Margherita) e Beppe, tornano dall’America nel paese da cui erano partiti, Castelvecchio, con la nipotina, Maria (detta Molly), figlia di un altro fratello, e malata di tisi;
– La bambina in un primo momento detesta l’Italia, ma poi col tempo instaura un buon rapporto con la nonna (madre dei fratelli);
– Molly guarisce grazie al clima salutare della Regione, mentre la nonna muore.
– Alla fine i tre ritornano in America, e Molly, ai bambini che le chiedono se ritornerà, solo allora risponde in italiano «si».
Il linguaggio. Il poemetto di fatto è un esperimento linguistico. Pascoli si diverte a riprodurre fedelmente la parlata degli emigrati italo-americani.
– Ma lo scopo non è realistico, mimetico: naturalmente in Pascoli questo esercizio non è affatto un divertissement, ma come sempre c’è in questo l’intenzione di rendere lo sradicamento dell’emigrante, lo snaturamento dell’identità, tipico di quelli che finiscono per non padroneggiare più la propria lingua madre, e nemmeno quella nuova.
– la lingua è infatti un fattore importante di identità;
– è elemento determinante per la costruzione del «nido», il grembo materno della comunità in cui si sta sicuri ed integrati;
– per questo Pascoli qui mescola il vernacolo Lucchese, e l’inglese, per meglio mettere in evidenza questo contrasto.
Implicazioni ideologico-politiche. Questa poesia comporta anche delle implicazioni politiche. Pascoli termina la sua carriera di scrittore con La grande proletaria si è mossa.
– Come fa a passare dai discorsi sul «nido», a un discorso nazionalistico?
– Questo poemetto costituisce l’anello di congiunzione tra questi due poli apparentemente opposti:
– in Italy c’è la rappresentazione del dolore delle classi popolari e contadine costrette ad emigrare;
– c’è anche la denuncia di questo sradicamento, e delle mutilazioni affettive che l’emigrazione comporta, col carico di solitudine, e senso di estraneità.
– non sono quindi temi così lontani tra loro: semplicemente l’ideologia del «nido» viene proiettata su una dimensione sociale.