Tecnologia Disegno Progettazione
27 Gennaio 2019Gilbert Keith Chesterton
27 Gennaio 2019Nella Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto, diverse parole chiave possono essere associate a elementi chiave presenti negli affreschi e al messaggio teologico che l’artista ha cercato di trasmettere. Ecco alcune parole chiave:
- Natività: Raffigurata nella cappella, la Natività si concentra sulla nascita di Gesù a Betlemme. La scena è spesso caratterizzata dalla figura di Maria, dal Bambino Gesù nella mangiatoia e dagli angeli.
- Crocifissione: Giotto ha dipinto la Crocifissione con grande drammaticità, rappresentando la morte di Cristo sulla croce. Questa scena è centrale nella teologia cristiana, simboleggiando la redenzione attraverso il sacrificio di Gesù.
- Resurrezione: La Resurrezione di Cristo, rappresentando il suo ritorno dalla morte, è un tema importante. Giotto potrebbe aver usato simboli visivi per rappresentare questo momento chiave della cristianità.
- Giudizio Universale: La scena del Giudizio Universale occupa uno spazio significativo nella cappella. Questa rappresentazione mostra Cristo come giudice, separando i giusti dai peccatori.
- Madonna con il Bambino: Giotto ha dipinto diverse rappresentazioni della Madonna con il Bambino, sottolineando la figura di Maria come madre di Gesù. Questa rappresentazione è spesso accompagnata da angeli o da altri elementi simbolici.
- Angeli e Santi: Gli affreschi contengono molte figure angeliche e sante, ciascuna con un significato specifico legato alla teologia cristiana.
- Peccato e Redenzione: Giotto potrebbe aver rappresentato simbolicamente il peccato e la redenzione attraverso le scene della Caduta di Adamo ed Eva e della Redenzione attraverso Cristo.
- Simboli Teologici: Parole chiave potrebbero includere simboli teologici come l’agnello (che rappresenta Cristo), la colomba (simbolo dello Spirito Santo) e altri simboli religiosi presenti negli affreschi.
- Trinità: La rappresentazione della Trinità, ovvero Padre, Figlio e Spirito Santo, potrebbe emergere in diverse scene, evidenziando l’aspetto teologico centrale del cristianesimo.
- Penitenza e Perdono: Alcuni affreschi potrebbero rappresentare la penitenza e il perdono, riflettendo il tema della conversione e della misericordia divina.
Esplorare la Cappella degli Scrovegni alla luce di queste parole chiave può aiutare a cogliere il significato teologico e narrativo profondo insito negli affreschi di Giotto.
Parole chiave e loro origine etimologica
De-siderio: la volta del cielo ci ricorda che il nostro cuore de-sidera, cioè e fatto per le stelle (sete di stelle). tutta la vita chiede l’eternità”, tensione verso il cielo della felicita, invito a guardare in alto. An-echesi (grido che risuona verso l’alto o l’Altro), cat-echesi canto della dolce Notizia (ev-angelo – lieta novella -) che scende verso il basso.
Uni-verso: realtà in cui tutti i particolari convergono in unita – realtà creata all’origine e ricreata in un momento di tempo” che ha dato e da significato al tempo: quel 25 marzo (annunciazione – capodanno nell’antichità medioevale tanto a Padova quanto a Firenze) – all’umano ad-tendere (tensione a) corrisponde il divino ad-venire (avvenimento) il Verbo che incomincia a fiorire nel caldo grembo di una donna di 15 anni. (ob-casione: qualcosa che accade per me, in mio favore).
Pro-spettiva (pro tendersi) I coretti” alla base dell’arco trionfale, in perfetta prospettiva evidenziano lo sguardo dell’uomo che va verso un punto di fuga lontano, mentre i balconi che incorniciano l’annunciazione sono in prospettiva rovesciata: il punto di fuga viene verso chi guarda (ab incarnazione Dei): l’Eterno entra nel tempo a mendicare la mia liberta
Inter-esse: la prospettiva per esserci dentro, non più la bidimensionalità bizantina (ieratica senza tempo, come in un quadro) ma uno spazio dove ci si può muovere dentro con l’aggiunta della profondità
Orientamento: verso oriente est – Cappella orientata verso est col Sole che entra da oriente proprio il 25 marzo illuminando chi entra da ovest a ricordare che la vita e un cammino orientato (nella navata – da nave -) riflettendosi sugli specchi dell’aureola di Cristo nel giudizio universale ritorna verso l’abside trina (uno e trino). La direzione in uscita dall’altare alla porta e scandita dalle 7 virtù e dai 7 vizi e dal Giudizio Universale a ricordare all’uomo, quale sia la vera liberta. Un richiamo alle conseguenze morali dell’Avvenimento (mores = comportamento)
Monumento” da memento, cioè segno che fa ricordare, luogo della memoria
Duomo da domus, casa, delle dimensioni del tempio di Salomone dove si radunavano i primi cristiani (21,50, 8,50, 18,80 le misure cfr 1 libro dei Re 6 ss)
Gratis o Caris: gratuita e carità o Anna (grazia) : cappella dedicata a Maria annunciata o della carità”. La carità è dono di Dio, non uno sforzo umano di fare il bene ma dono gratuito di Dio e liberta di adesione dell’uomo (FIAT di Maria)
Parabola (arco trionfale che collega l’arcangelo Gabriele (epifania – manifestazione del sacro) a Maria con le parole ave o Maria piena di grazia” e lei risponde corrisponde eccomi sono la serva del Signore – fiat )
In-segnamento: molte sono le mani che in-segnano Dio prima e Gesù poi:
-
Gioachino che offre il sacrificio a Dio sulla montagna
-
La profetessa Anna e l’Angelo nella presentazione di Gesù al tempio, lo insegnano, mentre Maria lo con-segna
-
L’angelo e perfino la roccia nella fuga in Egitto insegnano la strada
-
Le rocce nel battesimo di Gesù lo in-segnano
-
Le mani dell’angelo seduto sul sepolcro in marmo rosa nella resurrezione, insegnano Gesù
-
Gli angeli nellAscensione insegnano Gesù
Di-vergenza della sinagoga (signora in nero) nell’incontro tra Gioachino e Anna nei pressi della porta aurea di Gerusalemme (arco di Rimini) nel giorno dell’immacolata concezione (Maria = Chiesa)
Intreccio: unione indissolubile (sequenza della storia e corrispondenze verticali, unione del Mistero con l’umano – nodi, coperte multicolore, ecc,)
Ri-guardo: e la modalità con cui Giuseppe osserva Maria nel matrimonio (ri-guardare, cioè guarda con occhio nuovo, col Mistero nella coda dell’occhio)
Sop-portazione nell’asino dell’ingresso in Gerusalemme e di Cristo che porta la croce sulle spalle
Ri-chiamo di Gesù a Giuda nella scena del bacio di Giuda Amico”
HEINRI – sulla croce della Crocifissione Hic Est Iesus Nazarenus Rex Iudeorum. – Hic et nunc (qui ed ora) E un fatto presente, se non fosse un avvenimento presente resterebbe solo un triste ricordo. Giotto prende questo da Cimabue, che sostituisci il classico INRI con l HEINRI
Sàpere = usare, gustare
Altezza coincide con la profondità per gli antichi (alta piu che creatura)