Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019dalla Storia romana
di Carlo Zacco
Mitridate. Negli anni in cui si svolgeva la guerra sociale, in oriente Mitridate, Re del Ponto (regione turca che si affacciava sul Mar Nero) si preparava a guidare le province asiatiche ad una rivolta contro Roma. Nell’89 a.C. il Senato gli dichiarò guerra. Ma si trattava solo di una dichiarazione formale, che non prevedeva un intervento vero e proprio, dato che l’esercito era impegnato nella guerra sociale. Tuttavia Mitridate avviò dei massacri contro la popolazione romana che viveva nelle province, e questo fece sì che il Senato inviasse un esercito in Asia per incominciare la guerra.
Guerra civile. L’anno dopo, nell’88 a.C. l’impresa fu affidata a Silla, già vittorioso nella guerra sociale; ma Silla era di origine nobile, e questa scelta vide l’opposizione dei populares, che al suo posto chiedono l’affidamento a Mario. Questa opposizione diede origine ad una guerra civile tra i sostenitori di Mario e quelli di Silla.
– Vittorie di Silla. Silla si trovava già a Nola pronto a partire per il Ponto. Di fronte a questa opposizione convinse il proprio esercito a muovere dapprima verso Roma, e poi verso l’Asia, allettandoli con la prospettiva di un ricco bottino. Così fece: nel 87 a.C. sconfisse Mario presso Roma; subito dopo partì per il Ponto, e dopo quattro anni sconfisse anche Mitridate.
Mario il Giovane. Durante i quattro anni dell’assenza di Silla, i suoi oppositori ebbero modo di organizzarsi: Mario morì nell’86 a.C., e i populares si raccolsero intorno a suo figlio, Mario il Giovane, alleandosi con Etruschi e Sanniti.
Esito. Al suo rientro in Italia nell’83 a.C. Silla forma un’alleanza con i comandanti Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo, ottenendo un esercito regolare dalla sua parte. Grazie quest’alleanza, molta astuzia e molta corruzione Silla sconfisse populares, Etruschi e Sanniti massacrandoli alle porte di Roma nell’82 a.C. nella Battaglia di Porta Collina. Finiva così la prima guerra civile, durata dieci anni, e costata 500.000 vittime.