Raffaello, Scuola di Atene, 1509-1511, affresco (Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vaticano)
I due pensatori al centro, Aristotele (a destra) e Platone (a sinistra, rivolti verso l’alto) sono stati enormemente importanti per il pensiero occidentale in generale e, in modi diversi, le loro diverse filosofie sono state incorporate nel cristianesimo.
Raffaello, particolare di Platone e Aristotele, Scuola di Atene, 1509-1511, affresco (Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vaticano)
Platone sottolinea perché nella sua filosofia il mondo mutevole che vediamo intorno a noi è solo un’ombra di una realtà più alta e più vera che è eterna e immutabile (e include cose come la bontà e la bellezza). Per Platone, questa realtà ultraterrena è la realtà ultima e la sede di ogni verità, bellezza, giustizia e saggezza. Platone tiene in mano il suo libro intitolato Timeo.
Aristotele tiene la mano bassa, perché nella sua filosofia l’unica realtà è quella che possiamo vedere e sperimentare con la vista e il tatto (esattamente la realtà respinta da Platone). L’Etica di Aristotele (il libro che possiede) “ha sottolineato le relazioni, la giustizia, l’amicizia e il governo del mondo umano e la necessità di studiarlo”.
Raffaello, particolare di Pitagora, Scuola di Atene, 1509-1511, affresco (Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vaticano)
Pitagora (in basso a sinistra) credeva che il mondo (compreso il movimento dei pianeti e delle stelle) operasse secondo leggi matematiche. Queste leggi matematiche erano legate a idee di armonia musicale e cosmica, e quindi (per i cristiani che lo interpretarono nel Rinascimento) a Dio. Pitagora insegnava che ciascuno dei pianeti produceva una nota mentre si muoveva, in base alla sua distanza dalla terra. Insieme, il movimento di tutti i pianeti era in perfetta armonia — “l’armonia delle sfere”.
Raffaello, particolare di Tolomeo/Raffaello, Scuola di Atene, 1509-1511, affresco (Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vaticano)
Tolomeo (ci dà le spalle in basso a destra), regge una sfera terrestre, accanto a lui c’è Zaroastro che regge una sfera celeste. Tolomeo cercò di spiegare matematicamente i movimenti dei pianeti (cosa non facile dato che alcuni di essi sembrano muoversi all’indietro!). La sua teoria su come si muovessero tutti intorno alla terra rimase autorevole fino a quando Copernico e Keplero scoprirono (alla fine del XVI secolo) che la terra non era al centro dell’universo e che i pianeti si muovevano in orbite a forma di ellissi non in cerchi. Raffaello includeva un autoritratto di se stesso, in piedi accanto a Tolomeo. Ci guarda dritto in faccia.
Michelangelo e Raffaello con relative opere di Appunti e ricerche
Raffaello de bibliotheca