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Dante Alighieri, Ne gli occhi porta la mia donna Amore, dalla Vita Nuova, XXI
Ne gli occhi porta la mia donna Amore,
per che si fa gentil ciò ch’ella mira;
ov’ella passa, ogn’om v’èr lei si gira,
e cui saluta fa tremar lo core,
sì che, bassando il viso, tutto smore,
e d’ogni suo difetto allor sospira:
fugge dinanzi a lei superbia ed ira.
Aiutatemi, donne, farle onore.
Ogne dolcezza, ogne pensero umile
nasce nel core a chi parlar la sente,
ond’è laudato chi prima la vide.
Quel ch’ella par quando un poco sorride,
non si pò dicer né tenere a mente,
sì è novo miracolo e gentile.
1. Comprensione complessiva
Esegui la parafrasi del testo.
2.Analisi del testo e interpretazione
2.1 Quali effetti produce il passaggio della donna?
2.2 Perché il poeta si dichiara (vv. 12-14) incapace di ricordare e di riferire l’esperienza cui ha alluso nei versi precedenti?
2.3 Quali sono, a tuo parere, le parole-chiave della poesia? Quali significati esse assumono nella poetica di Dante e in generale degli stilnovisti?
2.4 Qual è il significato della parola miracolo”?
2.7 Come definiresti il registro linguistico e stilistico adottato da Dante?
3. Approfondimento
La tesi espressa da Dante in questa poesia sulla gentilezza e sul suo rapporto con l’amore è identica a quella di Guinizzelli, oppure vi sono delle differenze?
Audio Lezioni su Dante e Divina Commedia del prof. Gaudio
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[…] per una Analisi del testo “Ne gli occhi porta la mia donna Amore” di Dante Alighieri del prof. Luca […]