Miser catulle desinas ineptire vv.3-19
28 Dicembre 2019La tregua di Primo Levi – Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019Padre del ciel (sonetto 35 del Canzoniere di Petrarca)
Padre del ciel, dopo i perduti giorni,
Dopo le notti vaneggiando spese
Con quel fero desio ch’al cor s’accese
Mirando gli atti per mio mal sì adorni; 4 Piacciati omai, co ’l tuo lume, ch’io torni
Ad altra vita et a più belle imprese;
Sì ch’avendo le reti indarno tese
Il mio duro avversario se ne scorni. 8Or volge, Signor mio, l’undecimo anno
Ch’i’ fui sommesso al dispietato giogo, 11
Che sopra i più soggetti è più feroce.Miserere del mio non degno affanno;
Reduci i pensier vaghi a miglior luogo;
Rammenta lor com’oggi fosti in croce. 14
Dopo le notti vaneggiando spese
Con quel fero desio ch’al cor s’accese
Mirando gli atti per mio mal sì adorni; 4 Piacciati omai, co ’l tuo lume, ch’io torni
Ad altra vita et a più belle imprese;
Sì ch’avendo le reti indarno tese
Il mio duro avversario se ne scorni. 8Or volge, Signor mio, l’undecimo anno
Ch’i’ fui sommesso al dispietato giogo, 11
Che sopra i più soggetti è più feroce.Miserere del mio non degno affanno;
Reduci i pensier vaghi a miglior luogo;
Rammenta lor com’oggi fosti in croce. 14