Nel 1924 Pirandello aderì al fascismo tramite una lettera aperta pubblicata su un giornale romano. Gli chiesero subito il motivo della sua adesione al fascismo e lui rispose: Matteotti” intendendo dire che ci voleva uno stato forte e di ordine per reprimere gli omicidi e i disordini. In realtà però le ragioni che lo spinsero al fascismo sono altre e ben più complesse:
1) la sua avversione per il socialismo di fine secolo che lui aveva criticato nel romanzo I vecchi e i giovani” dove descrive i socialisti come politici corrotti.
2) La sua ostilità verso il governo Giolitti da lui considerato antidemocratico. Nutriva un’avversione verso la democrazia definita nel romanzo Il fu Mattia Pascal” una forma di governo mascherata di libertà.
3) La sua identificazione del fascismo come un movimento aperto cioè come la vita che si contrapponeva alla forma” della società italiana degli anni ’20. Pirandello, voleva un’Italia ordinata, priva di disordini, senza scioperi e attentati secondo l’ideale di un’Italia post-unitaria così come l’aveva ereditata dalla sua famiglia.
In definitiva Pirandello aderì al fascismo per il suo carattere conservatore e la sua indole di uomo moderato e per la sua visione politica conservatrice e moderata.
Questi motivi profondi, politici e personali, spiegano il perché rimase fascista fino alla sua morte, ma il suo idealismo culturale e filosofico era opposto a quello del fascismo. Infatti, nella sua ultima tragedia I giganti della montagna” identifica i giganti con i fascisti rozzi ed ignoranti che non amano l’arte ma amano la guerra.
Lo scrittore, non più in buoni rapporti con il Governo che nel 1926 gli aveva preferito la Deledda come candidata al premio Nobel….Nel 1929 intratterrà rapporti con il fascismo solo nel lungo, ripetuto e sempre fallito tentativo di ottenere i finanziamenti per i progetti suoi e di Marta di un teatro di impegno artistico e culturale.
torna all’indice della tesina Il Viaggio metafora della vita tesina esame di stato 2009, di Libera Maria De Padova, Dirigente di comunità