Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019Religione romana
dalla Storia romana
di Carlo Zacco
Differenza coi greci. La religione dei romani era solo apparentemente simile a quella greca: con essa condivideva il pantheon delle divinità antropomorfe, ma con nomi differenti; la differenza rispetto alla religione greca consisteva nell’atteggiamento che l’uomo aveva nei confronti di queste divinità: mentre i greci consideravano gli dei come entità concrete, dotate di una vita propria, fatta di amori, litigi, ed altre vicende che essi narravano nei loro miti, i romani avevano una concezione più astratta della divinità, e si concentravano sulle pratiche di culto mette in atto al fine di ottenere da parte degli dei la protezione dello stato.
Le divinità principali. All’inizio le divinità principali erano: Giove, padre degli dei, che corrisponde a Zeus greco; Marte, dio dell’agricoltura e della guerra, che corrisponde ad Ares; Quirino, che poi sarebbe Romolo, dio dei cittadini.
– la triade capitolina: successivamente questa triade venne soppiantata dalla cosiddetta triade capitolina, formata da Giove, Giunone, Minerva.
– divinità non antropomorfe. Altre divinità non erano antropomorfe ma del tutto astratte: Fides, Victoria, Concordia, Salus, Virtus, Fortuna; oppure spiriti come i Lari, protettori del focolare domestico, e i Penati, protettori della famiglia.
I collegi sacerdotali. A Roma la sfera religiosa non era separata da quella politica: il Re, oltre che capo politico, era anche sacerdote religioso (pontifex maximus). Le varie pratiche di culto erano gestite da diversi collegi sacerdotali, i più importanti erano:
– i pontefici: il termine deriva da pontem facere, e riflette l’antico valore sacrale che rivestiva la pratica del costruire ponti e la natura divina dei fiumi. Il loro collegio era presieduto dal pontefice massimo, il Re;
– i salii: sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, e si occupavano dei rituali di danza per la guerra;
– gli àuguri: interpretavano la volontà divina mediante l’osservazione del volo o del canto degli uccelli, oppure scrutando le viscere animali; simili ad essi erano gli aruspici, di origine etrusca;
– le vestali: era un importante sacerdozio, femminile, del quale facevano parte donne di origine nobile, e che avevano il compito di mantenere sempre acceso il focolare presente nel tempio della dea Vesta, del focolare appunto.