Tracce di temi per la Tipologia D: tema di attualità
27 Gennaio 2019Sara Renda
27 Gennaio 2019Il tema argomentativo è un tema che invita ad esporre le proprie opinioni intorno a qualcosa , a discuterle e sostenerle attraverso opportuni argomenti e attraverso la confutazione degli argomenti di un eventuali avversari.
Pertanto imparare oggi a scrivere un tema argomentativo significa essere in grado di scrivere qualunque tipo di testo argomentativo si sia chiamati a produrre nell’ambito della propria vita sociale e professionale.
Prima di passare ad analizzare le operazioni da compiere per produrre un buon tema argomentativo, è però necessario chiarire preliminarmente quale e la struttura del testo argomentativo.
Il testo argomentativo, di fatto, assume una forma che, pur nella sua estrema variabilità, lo rende facilmente riconoscibile tra gli altri tipi di testo e che è indispensabile conoscere per poterlo utilizzare adeguatamente.
Esso infatti si articola nelle seguenti parti:
– Problema: alla base di ogni testo argomentativo ce un problema, cioè qualcosa su cui prendere una decisione.
Esempio: prima di sera dobbiamo dire alla mamma se, per natale, vogliamo in regalo un gattino o un cagnolino
– Tesi: l’autore del testo esprime sul problema in questione la propria tesi, cioè la propria opinione.
So bene come la pensi tu ma, secondo me, sarebbe meglio se ci facessimo regalare un micio e non un cane.
– Argomento a favore della tesi : l’autore del testo allo scopo di convincere i suoi interlocutori a condividere la sua tesi, porta delle prove dette argomenti a favore di essa.
Un micio non l’abbiamo mai avuto, di cani, invece, quando eravamo più piccoli, ne abbiamo avuti due. Un gatto poi, si adatta meglio a vivere in un appartamento, visto che, adesso, abitiamo in città e non più in campagna. Ed è molto meno impegnativo di un cane per esempio non è necessario portarlo a spasso due volte al giorno per fargli fare i suoi bisogni. Se poi anche quest’anno andremo in vacanza in Sardegna, come sai in albergo un gatto ce lo lasciano tenere, ma un cane no.
– Antitesi: per prevenire le possibili obiezioni dei suoi interlocutori, l’autore espone lui stesso la tesi da essi sostenuta e contraria alla sua cioè l’antitesi.
Tu sostieni che un cane farebbe la guardia alla casa e sarebbe più affettuoso di un micio, ma io non sono d’accordo.
– Confutazione degli argomenti a favore dell’antitesi: l’autore espone gli argomenti che i suoi interlocutori potrebbero portare a sostegno dell’antitesi e subito li confuta, dimostrando come e perché non sono validi.
In primo luogo non abbiamo bisogno di un cane da guardia perché adesso non viviamo più in campagna e il nostro appartamento è dotato di un perfetto sistema d’allarme. In secondo luogo, per quello che riguarda laffettuosità, ti assicuro che il micio di Paola è affettuosissimo, molto più affettuoso di certi cani che conosco e che, quando sono nervosi. Ringhiano anche il padrone se osa toccarli
– Conclusione: l’autore tira le somme della sua argomentazione in una conclusione in cui ribadisce la sua tesi riguardo al problema.
Ad ogni buon conto pensiamoci ancora su fino a stasera e poi ne riparleremo alla mamma. Per me come ti ho detto prenderei senz’altro un micio, magari un trovatello
ricerca della classe 4c 2005 Sezione serale
Istituto di Istruzione Superiore
“L. Scarambone” Lecce