Programma annuale
27 Gennaio 2019Il 26 Settembre 2008, festeggiate
27 Gennaio 2019Il Marocco è una monarchia costituzionale. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI.
LA BANDIERA
È rossa con un pentagramma verde al centro. Il pentagramma è detto “sigillo di Salomone” e simboleggia l’incontro tra Dio e la nazione, il verde simboleggia l’Islam.
LO STEMMA
LA SCRITTA SIGNIFICA: SE SI GLORIFICA DIO, EGLI VI GLORIFICHERA’.
I LEONI RAPPRESENTANO I DETENTORI DELLO SCUDO
RAPPRESENTA IL SOLE CHE SORGE
DOVE SI TROVA?
Il Marocco confina ad est e sud-est con l’Algeria, a sud con il territorio del Sahara Occidentale, a nord è bagnato dal mar Mediterraneo, a nord-ovest dall’oceano Atlantico. Rabat è la capitale. Anche la città di Marrakech ha un importante rilievo in questo stato.
Il Sahara Occidentale è una regione del Nordafrica, ex colonia spagnola, il cui territorio è conteso tra il Marocco (ne fanno parte 3 delle 12 regioni del paese) e il Fronte Polisario. Quest’ultimo ne ha dichiarato l’indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi, ma è stato riconosciuto solo da 87 paesi dell’ONU
Abitanti : 34.000.000 circa
CLIMA E TERRITORIO
Il clima si divide in: Mediterraneo a Nord.: Arido caldo, nella parte Sahariana Tropicale montano, sui rilievi, con inverni rigidi e piovosi.
Il Marocco è composto da sei ambienti: rilievi, laghi e lagune, coste e isole, stretti, deserto caldo, fiumi.
La maggior parte del Marocco è secca. Il deserto è una distesa di sabbia con rara vegetazione e presenta un clima arido caldo con forti precipitazioni, infatti di giorno la temperatura può arrivare anche oltre i 40° mentre di notte la temperatura arriva anche sotto lo 0; questo perché la sabbia riflette i raggi del sole elevando di tantissimo la temperatura
IL TERRITORIO
Rilievi: il Marocco è prevalentemente montuoso con la catena dell’Atlante, suddivisa in 4 catene minori cioè il massiccio del Rif (nord), Medio Atlante (centro-nord), Alto Atlante (centro-sud) c’è il Tebal Toubkal (4165m) e Anti Atlante (sud). Il Sud Sahara occidentale zona aridissima.
Superficie: 446.550 kmq (710 850 incluso Sahara occidentale) Popolazione: 34.859.364 abitanti Capitale: Rabat F. di governo: Monarchia costituzionale Moneta: Dirham Pil: 4.000 $ USA pro capite ISU: 127° posto (2008)
LAGHI E LAGUNE: Pochi chilometri a sud della città di Melilla, nel nord est del Marocco, si trova la laguna di Sabkha bou Areq dove si affaccia il porto della città di Nador.Lungo il corso del Moulouya si trovano due laghi, il lago di Mohamed V e poco più a settentrione il lago di Meschra Ammadi.
COSTE E ISOLE: A nord il Marocco si affaccia sul Mar Mediterraneo presentando coste frastagliate, mentre l’ Oceano Atlantico bagna tutto il fianco dello stato a est. Qui si possono trovare molteplici isolette raggruppate nell’ Arcipelago di Madeira e le isole Canarie (la Palma, Tenerife, Gran Canaria, Forteventura e Lanzarote).
STRETTI: Ai piedi della Catena dell’Atlante c’è una protuberanza del terreno che compone un lembo dello stretto di Gibilterra, da cui sfociano le acque del mar Mediterraneo nell’Oceano Atlantico. Nell’antichità si pensava, quando non era stata ancora scoperta la forma sferica della Terra, che varcato questo stretto,chiamato “le colonne d’Ercole”, si cadesse fuori dal perimetro della Terra.
Albero di Argano
L‘Argania è un albero dai rami spinosi (da qui l’epiteto specifico spinosa), alto fino a 8 – 10 metri, assai resistente e che può vivere anche 150-200 anni. È una pianta che si è perfettamente adattata all’aridità del sudovest del Marocco.
LA MONETA
La moneta utilizzata in Marocco e nel Sahara Occidentale è il Dirham. Il suo codice internazionale è “MAD”. È emesso dalla Bank AlMaghrib, la banca centrale del Marocco. Inizialmente venivano utilizzato il Riyal Marocchino poi il Franco ed infine arrivò il Dirham. Le prime banconote in Dirham furono sovrastampate sulle precedenti banconote in Franchi con tagli da 50 e 100 dirham. Il tasso di cambio dall’Euro al Dirham è 1 Euro = 11,15 MAD.
LE FESTIVITA’
Il 18 novembre: Festa dell’indipendenza Il 21 agosto: Festa della gioventù 30 luglio : festa del trono (Eid Al ‘Arsh) =festa nazionale
I Moussem: Feste religiose, dal forte impatto turistico e folkloristico
LA STORIA
Il Marocco entra nella storia nell’8000 A.C quando nasce la lingua berbera. Negli decenni successivi viene colonizzata da: Fenici, Cartaginesi, Romani, Vandali, Bizantini e Arabi. Dopo gli arabi si susseguono molte dinastie, dagli Idrissidi ( 788- 917 d.C.) che hanno diffuso l’Islam in Marocco, agli Alawiti ( 1660- 1727 ). Nel corso del XIX secolo il Marocco entra nelle mire delle potenze europee. Nel XX secolo il Marocco diventa colonia francese. Nel 1911, dato che la Germania sta diventando una potenza mondiale, cerca di sottrarlo alla Francia nel corso della crisi di Agadir. Il 30 marzo 1912 con il trattato di Fez il sultano alawi ʿAbdal-Ḥafīẓ accettò di riconoscere la condizione di protettorato del Marocco: il regno diventava principalmente una colonia francese, e fu diviso in tre regioni d’influenza: il protettorato francese, governato da Rabat, dove risiedeva il sultano il Marocco spagnolo, protettorato con capoluogo Tetuan, dove risiedeva un califfo nominato dal sultano Tangeri, città internazionale La Germania viene sconfitta, ma ottiene alcune zone del Camerun dalla Francia.
Al termine della II guerra mondiale, la Francia, impegnata nelle crisi d’Algeria e d’Indocina, arrivò a una soluzione negoziale con i movimenti nazionalisti marocchini, e nel 1956 ci fu il riconoscimento franco-spagnolo dell’indipendenza del Marocco, ad eccezione di alcune città: Tangeri fu restituita alla sovranità marocchina solo alla fine del 1956, mentre per Tarfay si dovette aspettare il 1958. Nel 1962 fu varata la costituzione. Una volta divenuto indipendente il Marocco, salì al trono Mohammed V succeduto da suo figlio Hassan II. Nel 1999 sale al trono Mohammed VI che governa ancora oggi.
L’ORDINAMENTO DELLO STATO
Il Marocco è una monarchia costituzionale. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI. La dinastia alauita, a cui appartiene il sovrano, è originaria del sud e vanta un’origine sceriffiana, ossia una discendenza diretta dal Profeta. Il sovrano è capo religioso del paese. Il potere esecutivo è detenuto dal Palazzo (cioè dal re e dai suoi consiglieri) e dal governo. Il potere legislativo è prerogativa della Camera dei rappresentanti, nella quale è ancora palese il disequilibrio fra deputati maschi, la quasi totalità, e donne, una sparuta minoranza.
LE CITTA’
Le città principali sono molte: Rabat, Casablanca, Marrakech, Fes, Tangeri. La più grande è Casablanca, nell’ultimo periodo la popolazione di questa città è aumentata notevolmente. La città è servita dall’ Aeroporto Internazionale Mohammed V ed il suo porto è uno dei più grandi porti del mondo. Rabat è la capitale del Marocco sorge a sinistra del fiume Bouregreg. È stata considerata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità per la ricchezza delle sue opere pubbliche. Marrakech è una città del paese situata al centro-sud del paese. È la città più antica è la terza per numero di abitanti. Anche la Medina di Marrakech (la piazza centrale) è considerato Patrimonio dell’umanità.
Da vedere
Marocco romana: Volubilis
Madrasa Bou Inaniaa Fes,centro religioso del Marocco, capitale sotto le prime dinastie (Idrisidi e Merinidi)
Marrakech capitale sotto gli Almoravidi, gli Almohadi e i Sa’diani
Rabat, odierna capitale del Marocco, ha origini medievali e fu capitale imperiale nel 1700
Mura della medina (città vecchia) di Rabat
Bab Mansour, la porta simbolo della città di Meknes, è la più recente delle quattro Città imperiali e fu la capitale del Marocco sotto il regno di Moulay Ismail ibn Sharif (1672 – 1727)
Chefchaouen, la città blu del Marocco
Le teorie sul perché le case di Chefchaouen sono blu sono tante e fantasiose. Alcuni sostengono che siano state dipinte di blu dagli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola nel XV secolo (o secondo altre teorie in fuga dalla Germania nazista). Secondo altri vengono dipinte di blu per tenere lontane le zanzare, o per rappresentare il mare, o per tenere fresche le case durante i mesi estivi.
Beni-Mellel
Béni Mellal è una città del Marocco di 489.248 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione del Tadla-Azilal. Sorge a 625 m s.l.m. in un’oasi ai piedi del gebel Tassemit (2247 m), fra i rilievi del Medio Atlante e la pianura. La città, di aspetto moderno, è rinomata per le arance, reputate fra le migliori del Marocco, e per le hanbel, grandi coperte di lana a tinte vivaci.
Partenza da: Aeroporto di Cuneo (Levaldigi) Arrivo: Aeroporto di Casablanca Mohammed V 1.Moschea di Hassan 2. La città di Asilah 3. il deserto di Merzouga
POPOLAZIONE
Concentrata al nord lungo la costa del paese.
Crescita demografica molto elevata
Età media 25 anni (popolazione giovane)
Etnia dominante: araba (65%), ci sono anche varie etnie berbere
Lingue ufficiali: arabo e francese
Religione: islamica-sunnita
Berberi
LA LINGUA E LE RELIGIONI
LINGUE: La lingua ufficiale del paese è l’arabo, anche se il 40% degli abitanti parla il berbero (introdotto di recente nelle scuole ma non riconosciuto come lingua ufficiale); il francese è una seconda lingua diffusa ed è molto usato nell’amministrazione, nell’educazione superiore e nei commerci.
RELIGIONI: La maggior parte dei marocchini professa l’Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 60 mila cattolici, perlopiù francesi, e 15 mila Ebrei. L’islam tradizionale nordafricano presenta alcune caratteristiche particolari come il culto dei marabutti e dei santi, le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi, come Moulay Idriss, fondatore del primo Stato musulmano marocchino indipendente rispetto al Califfato abbaside. Rispetto alla vicina Algeria, in Marocco sono molto meno numerosi e diffusi i fenomeni di terrorismo “islamista”.
Religione: Islam
Lingua: Arabo
Il Capo del Governo: Abd Illah Ben Kiran
Moneta : Dirham
L’ECONOMIA
SETTORE PRIMARIO: principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero, uva, agrumi, legumi, pomodori, olive (il Marocco è uno dei maggiori esportatori di olio di oliva), e dai prodotti dell’allevamento. Si coltiva anche il cotone e la canapa indiana. Pesca: di tonno e acciughe. Risorse minerarie: fosfati naturali
SETTORE SECONDARIO: le risorse sono fosforo, ferro, piombo, rame. Ci sono industrie chimiche (plastica, fertilizzanti), alimentari (lavorazione dei cibi), tessili (tessuti), conciarie (cuoio e pelle). SETTORE TERZIARIO: ci sono buone vie di comunicazione. Casablanca è un porto importante per il commercio. Il turismo è sviluppato sulle coste e nelle città, come Agadir e Marrakesh.
DANZA: La danza del ventre è una base della cultura marocchina: nei locali è molto diffusa.
MUSICA: In Marocco la musica classica è chiamata andalusa a causa dei rapporti culturali con il sud della Spagna. L’orchestra presenta strumenti a corda come il Rebab, l‘Oud, il Ganun, il violino e vari strumenti a percussione.
IL MATRIMONIO MAROCCHINO
Il matrimonio marocchino dura circa 3 o 4 giorni. Durante questi giorni importanti, la sposa, con l’aiuto di ngafa cambia sette volte le vesti. Il primo abito è fatto di pizzo pregiato bianco, ornato d’oro e può comprendere il velo. Gli altri vestiti le vengono prestati e sono molto vistosi. Anche le mani sono oggetto di decoro: infatti la ngafa non dimentica di decorarle con una tintura chiamata hennè, fatta con foglie secche messe nell’acqua e lasciate macerare. Si mangiano diversi cibi: minestre (harira), chibakia, un dolce bagnato nel miele, una pagnotta (baghrir) e datteri.I festeggiati si scambiano un dattero e del latte; questo gesto ha un significato di abbondanza, felicità e fecondità. Lo sposo che inizialmente sfoggia un abito classico da cerimonia, si accinge in seguito ad indossare una dgjellaba bianca, cioè una tunica con il cappuccio e raggiunge gli invitati che si raggruppano in un’altra stanza o tenda, separati dalle donne. Qui la ngafa decora con l’hennè la mano destra dello sposo. Questo rito prende il nome di grama e gli uomini fanno molti regali al festeggiato. Le donne, invece, restano in una stanza separata a festeggiare tra di loro. Viene chiamato poi un lettore, che viene pagato per leggere pezzi del Corano. L’ultima notte gli sposi vengono caricati su portantine e trasportati dai familiari fino alla macchina dei coniugi. Durante il trasporto i parenti cantano alcuni versi tradizionali di buon auspicio per la vita della nuova coppia.
IL CIBO
PIATTI TIPICI
Il Tajine è il tipico piatto marocchino con verdura, pollo e limone condito con spezie. Oppure ci sono polpette e pomodori. Il piatto è fatto interamente di ceramica smaltata. Tradizionalmente il Cous Cous viene preparato con semola di grano duro Solitamente esso accompagna carni e/o verdure bollite. La Pastilla consiste in uno strato di pasta sfoglia farcita con carne di pollo fatta a pezzi. Viene condito anche con spezie tritate. .
IL TE’ MAROCCHINO
Gli ingredienti che lo compongono sono pochi e semplici: acqua bollente, zucchero, tè e foglie di menta fresca. Ma quello che rende speciale il tè marocchino è il modo in cui viene preparato: è un metodo antico e legato alla cultura e alle tradizioni, anche se poi ogni famiglia ha le sue piccole varianti. Il tè accompagna moltissimi momenti della vita quotidiana dei Marocchini: un bicchiere prima del pranzo dà appetito, dopo pranzo aiuta a digerire, ed è il perfetto suggello per ogni altra occasione: tiene compagnia, aiuta a socializzare, da via ad un piccolo rito quotidiano e familiare. anche in Marocco, come in molti altri luoghi del mondo, la condivisione del tè preparato con tanta cura è un momento importante per la vita sociale delle persone. Il the marocchino viene preparato nel “barrad”, un piccolo bollitore dalla forma caratteristica. Per prepararlo occorre solo del the verde (in tutti i negozi halal anche in italia si trovano le scatolette originali), delle foglie di menta e TANTO zucchero. Per prima cosa si mette l’acqua a bollire, e una volta che l’acqua è pronta, si mette una manciata di the nell’acqua e si aspetta. dopo 3-4 minuti si vedranno i bacelli del the completamente aperti all’interno dell’acqua, a formare delle specie di fiorellini sbocciati. poi si aggiunge la menta e 3 cucchiai di zucchero (a seconda di quanto lo si vuole dolce!) e qui inzia il vero rito del the. il the si beve in dei piccoli bicchierini di vetro tutti decorati. si prende uno di questi bicchierini, e vi si versa dentro il the, facendolo cadere da molto in alto così da formare la schiuma all’interno del bicchiere. una volta che il bicchiere è pieno lo si riversa nel barrad e si ripete il procedimento per tre volte, così che il the si sia ben mescolato. a questo punto si assaggia e si aggiusta di zucchero. se l’intensità del the va bene lo si versa nei bicchierini sempre in modo da formare una bella e consistente schiuma, altrimenti si aspetta ancora qualche minuto per far caricare il suo sapore.
- Marocco di Stella