PLATONE – la scoperta della metafisica
31 Dicembre 2012ODISSEA – analisi libro primo
1 Gennaio 2013L’IPERURANIO
– Idee = sono le cause vere, di natura non fisica
» in greco sono chiamate ιδÎα (= idea) oppure εá¿-δοÏ, (= immagine)
» non sono dei semplici concetti o rappresentazioni mentali ma sono entità, sostanze
» sono ciò che il pensiero pensa, sono il vero essere, ciò che fa si che ciascuna cosa sia ciò che è
» le idee costituiscono il “modello” (= αÏαδίγμα) delle cose, come deve essere ciascuna cosa
» l’idea di santità sta nel paradigma: esprime come le cose devono essere per essere sante
– Caratteristiche » intellegibilità (l’idea è si può cogliere solo con l’intelletto e ne è oggetto)
» incorporeità (è in una dimensione diversa dall’essere corporeo e sensibile)
» essere in senso pieno (le idee sono l’essere che veramente è)
» immutabilità (le idee non possono cambiare, né nascere né morire)
» perseità (le idee sono assolutamente oggettive, in sé e per sé)
» unità (le idee sono, ciascuna, un’unità)
» non hanno figura, colore, sono invisibili
» Nega l’esistenza della relatività e affermazione di una stabilità, oggettività
» le idee non sono manipolabili, ma si impongono al soggetto
– Iperuranio= spazio soprasensibile, metafisico, capace di spiegare e legittimare la realtà
» la parola in greco significa “luogo sopra il cielo” o “sopra il cosmo fisico”
» richiama ad una dimensione aspaziale e atemporale, un non-luogo spirituale
» la realtà quindi non è la verità, ma ne è specchio, ne contiene una minima parte
» riprende quindi Parmenide nell’indagare il sovrasensibile
» il sensibile è spiegabile solo se ricondotto al sovrasensibile
– Rapporto tra Iperuranio intellegibile e la realtà sensibile è:
- mimesi = imitazione (da μίμεÏ?ιÏ,)
» la relatà sensibile imita quella intellegibile senza eguagliarla
» es: la stampa di una stampa che viene più sfuocata della prima, sebbene sia simile
» nel divenire continuo se ne avvicina, ma corrompendosi si allontana
- metessi = partecipazione (da μÎθεξιÏ,)
» il sensibile ha parte dell’intellegibile nella misura in cui realizza la propria essenza
- comunanza » (in greco κοινία)
» il sensibile ha una tangenzacon l’intellegibile perché questo è causa e
fondamento del sensibile
» il sensibile infatti ricava l’essenza e conoscibilità dall’intellegibile
- presenza » (in greco αÏουÏ?ία)
» l’intellegibile sta nel sensibile come la causa sta nel causato, condizione nel
condizionato, principio nel principato