I suoi dipinti rappresentano l’apice della fioritura culturale della Firenze dei Medici, una società prospera che incoraggiava il progresso dell’arte, della filosofia e della letteratura. Durante la sua lunga carriera gli fu commissionato di dipingere molti soggetti diversi, ma al centro del suo lavoro ci sono sempre state la bellezza e la virtù, qualità rappresentate dalla dea Venere, che è il soggetto di molti dei suoi dipinti più famosi.
Opere
Influenzato dalla rinascita delle idee greche e romane nella Firenze dell’epoca, Botticelli fu uno dei primi artisti occidentali fin dall’epoca classica a rappresentare soggetti non religiosi. L’idea che l’arte potesse essere per piacere e non solo per scopi religiosi è stata una svolta per l’arte occidentale.
Botticelli colma il divario tra lo stile pittorico gotico medievale e un emergente realismo umanista. Il suo lavoro incorporava una conoscenza emergente dell’anatomia e della prospettiva umana, ma conserva una qualità decorativa, che non si trova nel lavoro degli artisti del successivo Rinascimento, o per molto tempo dopo. Mirava a raggiungere l’ideale della bellezza nei suoi dipinti e si separava dal realismo se una forma più fantasiosa serviva meglio all’idea estetica generale.
La sua esplorazione della profondità emotiva nei soggetti cristiani tradizionali è stata unica in un’epoca in cui l’arte religiosa era in gran parte iconografica. Dipingeva i suoi soggetti in un modo che li rendeva riconducibili a una persona comune, sottolineando le relazioni umane tra di loro. Ciò è particolarmente evidente nei suoi primi dipinti della Madonna col Bambino; c’è un calore e una tenerezza tra madre e figlio che è proprio di Botticelli.