Riccardo Bacchelli: il Manzoni del Novecento
27 Gennaio 20191984
27 Gennaio 2019Italo Calvino
Questo libro, di Italo Calvino, è costituito da 30 racconti, alcuni di vita quotidiana, altri di guerra, tutti ambientati attorno agli anni quaranta del novecento, appunto durante il periodo della seconda guerra mondiale. Tutti questi racconti trattano di storie molto semplici, ma sono scritti con un linguaggio non molto scorrevole.
In generale il libro mi è piaciuto ma non posso dire che tutti i racconti siano entusiasmanti come altri.
In particolare però, mi è piaciuto il primo racconto: Un pomeriggio, Adamo” che parla dell’incontro di questi due ragazzini, una cameriera e un giardiniere, nel giardino della loro padrona. La semplicità dei gesti raccontati, ma nello stesso tempo l’interesse che suscitano nel lettore; l’innocenza dei personaggi.
Oppure: Uno dei tre è ancora vivo” che parla di un uomo che miracolosamente riesce a scampare alla sua morte camminando attraverso una montagna per tunnel scavati dall’acqua, ed arrivare in salvo e infine a rifarsi una nuova vita.
Una caratteristica di questo libro è appunto che ogni storia è fine a se stessa e quindi si possono leggere i racconti in ordine casuale a proprio piacimento.