Riccardo Bacchelli: il Manzoni del Novecento
27 Gennaio 20191984
27 Gennaio 2019Era il 1887 quando sir Arthur Conan Doyle scrisse il primo libro della saga di Sherlock Holmes “Uno Studio in Rosso” che, tra le altre cose, è l’ultimo libro che ho (modestamente) letto………………
Il Giallo parla di un duplice omicidio e spiega l’efficacia del metodo analitico…esaltato al massimo da un formidabile Sherlock Holmes.
Che attrae l’attenzione è certamente la figura di Sherlock che con le sue interessanti deduzioni riesce a dire tutto di qualcuno o qualcosa semplicemente osservandolo attentamente per qualche secondo….Il libro assume però un ritmo troppo veloce, infatti il colpevole non fa in tempo a comparire…che viene arrestato.
Molto bella invece la parte dove Sherlock rivela come è arrivato alla soluzione del caso.
Ho letto anch’io “UNO STUDIO IN ROSSO”, un libro appassionante, perché, con un susseguirsi di vicende strane che non rispettano i canoni tradizionali del crimine, mi ha tenuto con il fiato sospeso fino a quando Holmes ha catturato il carrozziere.
Tutta la seconda parte del libro racconta la storia che sta dietro all’omicidio, un conflitto d’amore nato negli Stati Uniti presso la solitaria comunità dei mormoni nelle pianure dello Utah.