Comoglio e Cardoso hanno scritto un libro (tesi) sull’argomento Cooperatrive learning “Apprendere insieme in gruppo”
All’interno di scuole in cui si recuperano soggetti marginali (i Salesiani) si elabora l’importanza dell’apprendimento cooperativo-
Stare con gli altri è mettere a frutto il lavoro in comune
Spalto dice che le due modalità di lavoro sono il lavoro in gruppo, e il lavoro di gruppo.
Nel primo caso c’è una configurazione di potere, perché il centro è uno solo, mentre nel secondo caso c’è una gestione acentrica. In alcune circostanze vale la pena di agire secondo il primo modello, in altri casi in base al secondo modello.
Questo è lo schema tratto da “Pluralità ” di Spaltro (1985):
Nella classe prevale il modello di sinistra (lavoro in gruppo).
Il cooperative learning è un movimento di pensiero più che un modello didattico. Non è semplicemente una tecnica didattica, ed è un modo di pensare le relazioni.
Il cooperative learning mette insieme intelligenze differenti, che si confrontano. Il salto è il passaggio dalla difesa ad oltranza del proprio punto di vista, alla condivisione delle intelligenze.
Nel cooperative learning infatti si sostituisce la relazione docente-studente con la relazione studente-studente (fra pari).
Alcuni studiosi hanno pubblicato in rete articoli molto interessanti sull’argomento, di pubblico utilizzo, come:
E io stesso ho affrontato altrove l’argomento in:
Peer education di Luigi Gaudio
Benefici educativi dell’apprendimento cooperativo di atuttascuola©