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27 Gennaio 2019La rappresentanza politica nelle opere di Thomas Hobbes e John Locke differisce notevolmente nei loro rispettivi modelli di governo e teorie politiche.
*Hobbes*:
Per Hobbes, la rappresentanza politica non ha un ruolo significativo nel suo modello di governo. Nel suo lavoro principale, “Il Leviatano”, Hobbes sostiene un’interpretazione assolutista del potere sovrano. Secondo Hobbes, per evitare lo stato di natura caotico, gli individui devono cedere i loro diritti e libertà a un’autorità centrale, il Leviatano, che agisce come sovrano assoluto per mantenere l’ordine e la stabilità sociale. Il Leviatano non deve la sua autorità al consenso dei governati, ma piuttosto al potere derivato dalla necessità di garantire la pace civile. In questo contesto, non c’è una vera e propria rappresentanza politica, poiché il potere decisionale risiede interamente nel sovrano o nel governo centrale.
*Locke*:
In contrasto con Hobbes, Locke sostiene una visione del governo basata sul consenso e sulla rappresentanza politica. Nel suo trattato “Due trattati sul governo civile”, Locke sostiene che il potere politico deriva dal consenso dei governati e che il governo ha il dovere di proteggere i diritti naturali degli individui, come la vita, la libertà e la proprietà. Locke crede che gli individui debbano cedere parte dei loro diritti al governo attraverso un contratto sociale, ma che il governo debba operare nell’interesse del popolo e possa essere legittimamente rivoluzionato se non rispetta il suo mandato. Locke sostiene anche che il governo debba essere rappresentativo, con i rappresentanti eletti dai cittadini per prendere decisioni politiche in loro nome.
In sintesi, mentre Hobbes vede il governo come una necessità per evitare il caos e la guerra, con un potere sovrano centralizzato senza una vera e propria rappresentanza politica, Locke ritiene che il governo debba essere basato sul consenso popolare e operare attraverso una rappresentanza politica per proteggere i diritti naturali degli individui.
La rappresentanza in Locke è fondamentale perché lui è uno dei padri della democrazia liberale.
Il governo che per Hobbes è legato al leviatano, non ha bisogno di alcuna legittimazione, è legittimato per se, invece per Locke il governo deve chiedere fiducia al parlamento.
Per entrambi Hobbes e Locke, il governo e il potere esecutivo sono concetti centrali nelle loro teorie politiche, ma ne danno interpretazioni diverse.
*Hobbes*:
Per Hobbes, il governo è rappresentato dal Leviatano, che è l’autorità sovrana centrale che detiene il potere esecutivo, legislativo e giudiziario. Il Leviatano è un sovrano assoluto che detiene un potere illimitato per mantenere l’ordine sociale e prevenire il caos. Il potere esecutivo del Leviatano si estende a far rispettare le leggi, mantenere la pace e la sicurezza, e prendere decisioni politiche per il bene comune della società. In breve, il potere esecutivo nel pensiero di Hobbes è concentrato nel Leviatano, che agisce come il principale organo decisionale all’interno dello Stato.
*Locke*:
Per Locke, il governo è costituito da tre poteri distinti e separati: legislativo, esecutivo e federale. Tuttavia, a differenza di Hobbes, Locke propone una separazione dei poteri e una limitazione del potere esecutivo attraverso una serie di controlli e bilanci. Nel suo trattato “Due trattati sul governo civile”, Locke sostiene che il potere esecutivo dovrebbe essere separato dal potere legislativo e che il potere esecutivo debba essere limitato dalla legge e dal consenso popolare. Il potere esecutivo, secondo Locke, è responsabile di applicare le leggi approvate dal potere legislativo e di proteggere i diritti naturali degli individui. Inoltre, Locke sostiene che il potere esecutivo deve operare nell’interesse del popolo e può essere revocato se viola i diritti dei governati.
In sintesi, mentre per Hobbes il governo è rappresentato dal Leviatano, un’autorità sovrana centrale che detiene un potere illimitato, per Locke il governo è costituito da poteri separati e bilanciati, con il potere esecutivo limitato dalla legge e dal consenso popolare.
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